Stare con gli anziani e prendermi cura di loro mi aveva fatto stare bene, poi è arrivato il coronavirus.

Storia di Shirley, operatrice volontaria in Servizio Civile per la R.S.A.Vignolese, di un anno complicato e di sorrisi che ci sono, ma non si vedono più.

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Mi chiamo Shirley, ho 26 anni e vorrei raccontarvi la mia esperienza di servizio civile vissuta in quest’anno complicato.

È iniziato tutto quando, consigliata da alcune amiche, ho presentato domanda. Tra le diverse realtà proposte ho scelto la R.S.A. Vignolese, una struttura sanitaria per anziani non autosufficienti perchè avevo già fatto esperienze di tirocinio e volontariato in diverse strutture.

Stare con gli anziani e prendermi cura di loro mi aveva fatto stare bene, però durante i primi tempi in struttura mi sono sentita anche poco adeguata. Fino ad allora la mia esperienza si era limitata ad attività rivolte a persone autosufficienti, con cui ho condiviso momenti di gioco e di ascolto delle loro storie. In Vignolese, però, la maggior parte degli ospiti non è autosufficiente e ha bisogno di aiuto. Solo dopo un po' di tempo mi sono sentita a mio agio. Ho cominciato a parlare con loro, a conoscerli meglio, a capire i loro bisogni e a volergli bene. Mi sono accorta che la mia calma e il mio modo di fare anche affettuoso era molto positivo e li rasserenava.

Poi è arrivato il coronavirus e da lì è cambiato tutto. In struttura sono arrivate le mascherine e gli anziani non ci riconoscevano più. Non vedevano più i nostri volti e i nostri sorrisi. Non ricevevano più le visite dei loro familiari, perché gli esterni non potevano più entrare in struttura.

Erano molto dispiaciuti e non capivano il motivo di questo cambiamento che avveniva nonostante la messa a disposizione di strumenti come tablet e cellulari (per comunicare con i familiari), lo smarrimento degli anziani, che non capivano questa tecnologia, in alcuni casi è aumentato.

Dopo un po', per contenere il diffondersi del coronavirus noi civiliste siamo state costrette a non entrare più in struttura. Mi è molto dispiaciuto. Come alternativa ci è stato proposto di proseguire il servizio in Croce blu. Anche qui dovevamo aiutare gli anziani, più in generale i bisognosi. Facevamo loro la spesa, gliela portavamo a casa a volte insieme a medicinali e raccoglievamo donazioni presso il centro commerciale la Rotonda.

All’inizio questa nuova esperienza mi ha lasciata perplessa, ma alla fine si è dimostrata molto di aiuto per le tantissime persone sole, disabili, povere o comunque bisognose che esistono nel nostro territorio. Anche questa esperienza mi ha fatto sentire utile, nonostante avessi sempre un po' di timore per il contagio. Oltre a queste attività ho seguito formazioni specifiche con la Croce blu, ho accompagnato molti malati all’ospedale per dialisi, visite mediche e controlli specialistici. Spesso abbiamo accompagnato a casa persone sole dimesse dall'ospedale.

A ottobre ci hanno richiamato in servizio alla Vignolese. Sono stata contenta, mi sono emozionata. Però sapevo già, prima di tornare, che non sarebbe stato più come prima. Il rientro è stato molto difficile, perché alcuni anziani non c’erano più. Bisognava seguire ogni precauzione ed era tutto più complicato sia per gli ospiti che per noi. Gli anziani sono stati divisi in piccoli gruppi e bisognava sempre fare attenzione a non formare assembramenti. Erano molto tristi perché non potevano più vedersi fra di loro e avere i soliti contatti. Purtroppo il rientro è durato poco perché nuovamente siamo state allontanate dalla struttura. Per concludere il periodo di Servizio civile ci hanno proposto alcuni corsi di formazione on-line, come quelli di Comunità Maiuscole. Sono stati interessanti, ma avrei preferito finire la mia esperienza alla Vignolese.

Il servizio civile mi ha permesso di approfondire la conoscenza della realtà degli anziani e, concludendo, consiglio a tutti quelli che vogliono fare questa esperienza di provarla, perché è un’opportunità formativa e soprattutto un’occasione di crescita personale.

Shirley L. Carapellese - operatrice volontaria in Servizio Civile per R.S.A. Vignolese

Se come capita a Shirley ti fa star bene aiutare le persone più fragili, puoi scegliere di diventare volontario/a di Servizio civile con i progetti Attivamente nelle relazioni e Conoscere la città per costruire la comunità che propongono azioni nelle aree assistenza ai disabilii e assistenza ad adulti e anziani in condizioni di disagio. Per partecipare hai tempo fino alle 14,00 del 15 febbraio 2021.

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