L'intervento di Lapo Secciani all'evento conclusivo di Comunità Maiuscole

Lapo Secciani, Presidente del Comitato Imprenditoria Giovanile della CCIAA di Modena, ci racconta quali sfide e ostacoli i giovani devono affrontare nel nuovo millennio

L'intervento di Lapo Secciani all'evento conclusivo di Comunità Maiuscole
Lapo Secciani insieme alla redazione di Stradanove

Comunità Maiuscole è stato un progetto volto a stimolare i giovani neet all'acquisizione di nuove competenze e socialità.

Lapo Secciani, imprenditore dal carattere eclettico e creativo come lui stesso si definisce, è intervenuto all'evento conclusivo del progetto Comunità Maiuscole svoltosi il 16 ottobre a Modena al Laboratorio Aperto ex AEM di Viale Buon Pastore.

Parlando di competenze, Lapo Secciani ha chiarito che innanzittutto le competenze non sono innate, ma vanno acquisite con una buona dose di intraprendenza. Intraprendenza che tra l'altro non significa fare impresa. Infatti l'intraprendenza è un'abilità dell'essere umano che si migliora con il tempo e con tanto esercizio, mentre fare impresa è un'attitudine presente fin dalla nascita nel proprio dna e vuol dire essere predisposti al rischio e costruire qualcosa per gli altri.

L'intraprendenza si può apprendere, che sia un dipendente o imprenditore, ed è ciò che permette di apportare migliorie in un'azienda o altra organizzazione.

Non basta più impegnarsi su libri e conseguire una laurea, ma bisogna avere delle eccellenti abilità relazionali. La verità è che tutto ciò viene letteralmente considerato superfluo nel percorso scolastico dei giovani, quando al giorno d'oggi queste sono le "skills cult" richieste nel mercato del lavoro.

In Emilia-Romagna e in particolare a Modena l'intero apparato amministrativo sta lavorando tanto per colmare questo gap skills per favorire la transizione scuola-lavoro e Comunità Maioscole ne è un esempio.

Il Comitato Imprenditoria della Camera di Commercio di Modena in questi 3 anni di mandato si è impegnato molto per dare maggior spazio ai giovani. Modena era l'ultima delle province italiane ad avere capitani d'impresa under 35. Il trend attualmente è in cambiamento con una percententuale di incremento di circa il 7%.

E' necessario cercare di portare i giovani ad essere protagonisti. Gli imprenditori dovrebbere avere la consapevolezza che prima di avere un ruolo economico dovrebbero avere un ruolo sociale. Distruibuire benessere e non accumulare ricchezza. Il paradigma mors tua vita mea non funziona più. Imparare a usare la parola noi e metterla davanti alla parola io ( da ciò l'importanza di acquisizione delle soft skills la capacità di relazionarsi con gli altri). Solo così possiamo creare sviluppo e far sì che l'opzione delle nuove generazioni non sia solo scappare, ma avere il corraggio di restare.

Articolo a cura di Alessandra Romano

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