PSILOCINA, PSILOCIBINA

PSILOCINA, PSILOCIBINA

Origine: Funghi psilocibinici (o "funghi magici"), tra i quali: Stropharia cubensis Earle, Psilocybe mexicana Heim, P. semilanceata Heim, P. coerulea Heim, P. hispanica Guzmàn (per questa specie, identificata solo di recente, i dati sul contenuto di alcaloidi psicotropi sono in corso di determinazione ad opera del gruppo di ricerca formato da A. Spaggiari, P. Davoli e G. Samorini) e altri ancora. Il loro impiego risale alle civiltà messicane mazateche, all'interno delle quali venivano utilizzati in riti divinatori, dato il loro grande effetto enteogenico.

Modalità di assunzione: Orale, attraverso l'ingestione dei funghetti psilocibinici. Gli sciamani messicani facevano precedere la loro assunzione a sorsi di cioccolata calda.

Effetti: Allucinazioni visive estremamente vivide, accompagnate spesso dalla sensazione di distacco dal corpo, quasi che ci si vedesse dall'esterno attraverso una sorta di "occhio disincarnato" (disembodied eye). A dispetto dei fortissimi effetti psicotropi, la tossicità di questi funghi è, tuttavia, assai modesta e si tratta di una delle sostanze psicoattive meno pericolose.

Effetti positivi: Nessuno.

Utilità farmacologica: Attualmente nessuna.