MESCALINA

MESCALINA

Origini: E' il principale alcaloide presente nel cactus andino San Pedro (Trichocereus pachanoi Britton et Rose) e in quello messicano peyotl (Lophophora williamsii (Lem.) Coulter), da cui fu isolata e caratterizzata nel 1896.

Modalità di assunzione: Poco diffusa in Italia ed in Europa, viene solitamente assunta per via orale.

Effetti: Molecola dall'eccezionale potere psicotropo, è considerata nella civiltà occidentale un forte allucinogeno, benché i suoi impieghi originari fossero di carattere rituale e religioso, essendo un enteogeno di grande potenza e dalla storia ricca di implicazioni mitologiche e simboliche.
I suoi effetti sono sia fisici, come un senso di vigore fisico, di energia e di lucidità, di capacità di resistere a fame e sete, sia psichici sotto forma di vivide allucinazioni colorate e complesse e di deformazioni corporee. Sono stati riportati casi di tendenza al suicidio sotto l'effetto della mescalina. Tuttavia, grande è la differenza tra l'assunzione di mescalina pura e l'assunzione dell'intero cactus: in quest'ultimo caso, infatti, data la presenza di altre molecole psicotrope secondarie (analamina, analanina, pellotina, analonidina, etc.), le sensazioni e gli effetti sono caratterizzati da una componente enteogenica assai più marcata. Secondo un'autorevole classificazione delle sostanze psicotrope, la mescalina è considerata la droga che dà il minor rischio di dipendenza.

Effetti positivi: Nessuno.

Utilità farmacologica: Attualmente nessuna.