Gioco e giochi nel nuovo millennio: lo stato dell’arte del gioco oggi

Foto dell'evento Play 2022

Parlare di gioco e di giochi oggi significa affrontare uno degli elementi fondanti della cultura del XXI secolo. Titoli provenienti dal mondo digitale, come Minecraft, Fortnite, FIFA o League of Legends sono oramai di dominio comune e si vanno ad affiancare a classici del mondo analogico come Risiko, Monopoly, Magic The Gathering e Dungeons & Dragons.

Una ricerca dell' IFSE Europe’s Videogames Industry - Federazione delle industrie di software interattivo - che coinvolge Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito dice che il 50% della popolazione in età dai 6 ai 64 anni videogioca con picchi che vanno oltre il 70% nella fascia 11-24. Può sorprendere che il 47% siano giocatrici con una predilezione per giochi su tablet e dispositivi mobile.

Se l’impatto del videogioco sulla nostra società è sotto gli occhi di tutti, è proprio la crescita del mondo del gioco da tavolo e di ruolo degli ultimi anni che forse desta più sorprese. Editori come Asmodee e dV Giochi hanno in catalogo titoli come Dixit o Bang! che oramai, anche in Italia, vendono ogni anno diverse decine di migliaia di copie. Serie televisive come Stranger Things o The Big Bang Theory e programmi in streaming come Luxastra (InnTale), Critical Role o Dungeons & DJ hanno portato al grande pubblico anche il gioco di ruolo, per anni rimasto di nicchia, che proprio nel 2024 compirà 50 anni.

Stiamo in questi anni, anche in Italia, assistendo ad una vera e propria età dell’oro del gioco digitale ed analogico come del resto risulta evidente dalla crescita di eventi dedicati come Play - Festival del Gioco.

28 marzo 2023

Articolo a cura di Andrea Ligabue, Ludolabo