Progetto "Se gioco non azzardo": incontro conclusivo.

Il 3 giugno 2020 si è tenuto l'incontro online conclusivo del progetto "Se gioco non azzardo".

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Martedì 3 giugno, alle ore 14.30 si è tenuto l’incontro online conclusivo del progetto “Se gioco non azzardo” realizzato dal Comune di Modena con l’Istituto Comprensivo 1. Si tratta di un progetto rivolto ai giovani per renderli consapevoli dei rischi del gioco, soprattutto online, grazie alla realizzazione di percorsi di informazione e prevenzione.

All’incontro erano collegate 104 persone, segno di grande interesse e coinvolgimento.
Ad introdurre l’incontro è stata Concetta Ponticelli, dirigente dell’Istituto Comprensivo Modena 1.

L’Assessora alla Città smart, Ludovica Carla Ferrari, ha evidenziato come la tecnologia applicata al gioco d’azzardo l’abbia reso più accessibile e come però, sempre la tecnologia, ci fornisca anche gli strumenti per prevenirlo, come nel progetto Se gioco non azzardo.

Andrea Bosi, Assessore alle Politiche per il lavoro e la legalità ha sottolineato come l’obiettivo del Comune di Modena sia quello del contrasto all’azzardopatia e non al gioco: “l’iniziativa è fondamentale perché rivolta ad uno dei target più sensibili, quello dei giovani, con i quali è necessario creare degli interventi complessi ed efficaci in modo da far comprendere un meccanismo, ovvero che il ‘banco vince sempre’. Il problema del gioco d’azzardo trova le sue evidenze in una spesa che nel 2019 ha raggiunto a livello nazionale i 110 miliardi di euro e che nella sola provincia di Modena ha raggiunto oltre 1 miliardo di euro. Da qui l’importanza delle iniziative di carattere informativo e formativo del Comune, in modo da costruire la consapevolezza su cosa è rischioso per i nostri giovani da un lato e dall’altro quali possono essere le azioni di contrasto e di limitazione delle offerte”.

Si è poi tenuto l’intervento di Chiara Gabrielli, medico dell’AUSL di Modena e responsabile del Servizio Dipendenze di Modena, che ha espresso l’importanza del mettere in atto una serie di azioni per prevenire i comportamenti di dipendenza: “in questo senso il progetto 'Se gioco non azzardo' rappresenta un tassello importante nella lotta alle dipendenze. È necessario prestare attenzione alla neurofisiologia, e quindi intervenire nel ragionamento, un importante mediatore tra il bisogno e l’azione, spesso bypassato proprio dal gioco d’azzardo.
Perché allora la prevenzione è importante? Un terzo della popolazione dei giovani ha contatto con il gioco d’azzardo, in questo senso cercare di portare in terapia un individuo è molto difficile; perciò è meglio prevenire tentando di focalizzare l’attenzione sugli gli effetti (o danni collaterali) di queste dipendenze sulla vita dell’individuo”.

Successivamente Giorgio Gandolfi, dell’Associazione Playres, ha spiegato il progetto più nel dettaglio: si è trattato di un intervento di 6 ore, suddiviso in tre incontri, in cui si è affrontato il tema del gioco d’azzardo presentandone anche la parte meccanica e matematica, tramite la creazione di una slot machine virtuale, utilizzando il linguaggio di programmazione Scratch, il coding e il calcolo computazionale.

La slot online realizzata è composta da un pulsante che avvia 3 rulli in modo da vincere delle monete, se si ottiene una coppia di tris. Il gioco presentato ai ragazzi risultava, però, essere poco divertente, quindi si è provato a trasformare la slot in un gioco di abilità, tramite l’aggiunta di tre tasti con cui si poteva fermare ogni rullo nella posizione desiderata: in questo modo i ragazzi erano molto più coinvolti e desiderosi di competere. Questo ha messo in luce quanto il gioco sia diverso dall’azzardo, perché consente di mettere in campo delle abilità fisiche e mentali, mentre l’azzardo è basato semplicemente sulla “fortuna”.

E’ seguito l’intervento di Walter Martinelli della Palestra digitale Makeit Modena (che ha coordinato la realizzazione del progetto) che ha ricordato i 9 istituti secondari di primo grado di Modena coinvolti (Cavour, San Carlo, Mattarella, Carducci, Lanfranco, Calvino, Ferraris, Paoli e Marconi) e precisato che per alcune classi (sperimentali) il percorso realizzato è stato diverso da quello sopra indicato; gli incontri svolti sono stati 5 e finalizzati alla comprensione del funzionamento dei sistemi di profilazione, dove la “posta in gioco” era rappresentata dai propri dati personali: veniva simulato un gioco in cui occorreva rispondere a delle domande sui propri gusti personali per poter passare il livello. Dopo aver risposto compariva una pubblicità inerente ai dati precedenti.

Martinelli ha poi presentato alcuni risultati degli 865 questionari somministrati agli studenti finalizzati a raccogliere informazioni sull’apprendimento delle attività svolte e sui comportamenti dei ragazzi nei confronti del gioco d’azzardo. Il lavoro di inserimento, elaborazione e analisi dati è stato curato dal Centro studi delle politiche giovanili del Comune di Modena, con il supporto, in tutte le fasi, di volontari del servizio civile universale e regionale.

La quasi totalità (90%) dei partecipanti al progetto ha dichiarato di aver appreso informazioni utili, l’85% ha acquisito nuove funzioni di scratch ed il 76% degli studenti ha imparato come funzionano i giochi online.

Gli studenti intervistati hanno indicato di aver giocato al “Gratta e Vinci” (33%), un 11% ha effettuato commesse sportive ed un 8% ha ammesso di aver giocato alle slot machine.

Tra i luoghi dove hanno dichiarato di aver giocato spiccano la propria abitazione (48%) e a casa di amici (30%), ma anche i luoghi virtuali: su internet tramite pc (13%) e sullo smartphone (19%).

Per quanto riguarda il tempo dedicato al gioco online, circa un terzo degli studenti (36%) trascorre da 1 a 3 ore online, giocando principalmente a Fortnite (40%) e a Clash Royale (40%); un altro terzo gioca meno di mezz’ora al giorno. Ci sono anche intervistati che dichiarano di non giocare online (17%).

Una domanda del questionario mirava ad approfondire quanto fossero diffuse in famiglia pratiche di gioco in cui si vincono o perdono soldi; il 45% degli studenti ha dichiarato che in famiglia si gioca al “gratta e vinci” e il 17% che in famiglia si gioca al Superenalotto.

In conclusione dell’incontro è stato ribadito l’impegno da parte delle istituzioni coinvolte a continuare a svolgere interventi per la prevenzione del gioco d’azzardo.

Guarda il video dell’incontro: https://www.comune.modena.it/makeitmodena/news/se-gioco-non-azzardo-il-video