Se gioco non azzardo. Comprendere l'azzardopatia per evitarla

Mercoledì 3 giugno sulla piattaforma Meet, Incontro conclusivo del progetto che ha coinvolto insegnanti e studenti delle scuole medie di Modena

Se gioco non azzardo. Comprendere l'azzardopatia per evitarla

Il Progetto “Se gioco non azzardo” realizzato dall’Ufficio Politiche per la Legalità e le sicurezze e Palestra digitale MakeIt Modena del Comune insieme all’Istituto Comprensivo 1 è giunto alla sua fase conclusiva e mercoledì 3 giugno alle ore 14:30 si svolge l’incontro sulla piattaforma Meet.

Saranno presenti gli Assessori del Comune di Modena: Ludovica Carla Ferrari (deleghe: Città smart, Politiche economiche), Grazie Baracchi (deleghe: Istruzione, Formazione professionale) e Andrea Bosi (deleghe Centro storico, Politiche per il lavoro e la legalità)

Inoltre è prevista la partecipazione della Dot.ssa Chiara Gabrielli (Responsabile Servizio Dipendenze Patologiche, Ausl Modena) e gli esperti dell’Associazione PlayRes.

Introduce e conduce l’incontro Tina Ponticelli, Dirigente dell’Istituto Comprensivo 1.

Per iscriversi e partecipare all’incontro occorre collegarsi alla piattaforma Meet al seguente link: https://www.makeitmodenaform.it/segiocononazzardo/

Coloro che si iscriveranno riceveranno il link per partecipare all’evento.

Il progetto “Se gioco non azzardo: comprendere l'azzardopatia per evitarla” era stato presentato lo scorso 12 ottobre 2019 presso la scuola secondaria di primo grado Cavour a Modena. Nasce infatti nell’ambito dell’impegno consolidato e trasversale a più settori del Comune (dalla Promozione della Legalità all’Istruzione, dalla Smart City alle Politiche sociali) contro il gioco d’azzardo, che si avvale di un finanziamento della Regione Emilia-Romagna.

L'Istituto Comprensivo 1 è il capofila dell’accordo di rete dei Comprensivi per l’avvio del progetto. In tre classi terze della scuola secondaria di primo grado Cavour il percorso è stato infatti sperimentato nell’a.s. 2018-2019. Visti i risultati si è deciso di estenderlo a tutte le scuole medie, grazie all’accordo tra Comune e rete dei Comprensivi, coinvolgendo complessivamente circa 1000 ragazzi (delle classi seconde o terze) e i loro docenti nell’a.s. 2019-2020.
A tutti gli studenti partecipanti, al termine dell'intervento, è stato somministrato un questionario finalizzato ad approfondire alcuni aspetti inerenti l'apprendimento delle attività svolte, ma anche i comportamenti nei confronti del gioco d'azzardo, i luoghi nei quali dichiarano di aver giocato; inoltre il partecipare a giochi online e al tempo che dedicano al gioco sono contenuti emersi dalle rilevazioni effettuate. All'indagine ha collaborato il Centro Studi e documentazione sulla condizione giovanile del Comune di Modena in collaborazione con la Palestra Digitale Makeit Modena.

“Se gioco non azzardo” lavora sui meccanismi del gioco d’azzardo e della dipendenza attraverso la realizzazione, da parte dei ragazzi, di un gioco d’azzardo. Ciò consente all’esperto di analizzare insieme a loro il funzionamento delle diverse tipologie di gioco d’azzardo e i meccanismi psicologici in azione: l’illusione di controllo, la fallacità del giocatore, la quasi vincita, la compulsività.

Agli studenti è stato proposto di ideare e realizzare, una slot machine applicando gli algoritmi e i sistemi già analizzati; in tal modo, hanno potuto sperimentare in prima persona il funzionamento dell’azzardo, svelandone trucchi e modalità. Per creare la slot machine è stato utilizzato Scratch, un linguaggio di programmazione ad oggetti realizzato dal MIT, Massachusetts Institute of Technology di Boston per la didattica, interamente in ambiente grafico, molto colorato è ideale per animazioni e giochi interattivi.


Infine, analizzando i meccanismi dell’azzardo si sono potuti affrontare anche aspetti sociali del fenomeno, dove la valuta utilizzata non era euro o bitcoin, ma dati personali. Il progetto prevedeva infatti uno specifico percorso sperimentale sulla gestione dei dati personali: “Se gioco FORSE non azzardo!”, che presta un’attenzione particolare all’uso che App di game e siti di gioco on line fanno delle informazioni personali, spesso richieste durante l’attività di gioco per ottenere bonus o superare livelli.

Inserito anche tra gli Itinerari didattici di Memo, “Se gioco non azzardo” prevedeva incontri in classe con gli esperti e un percorso formativo per i docenti condotto da un ludologo e da personale del SerT dell’Ausl di Modena.

Per informazioni e iscrizioni:
Makeit Modena
Istituto Comprensivo 1 Modena




La redazione

Maggio 2020