Riopen Festival

Un gruppo di ragazzi con la loro associazione Godot hanno dato vita al Riopen a Rio Saliceto. Un festival di musica ma anche incontri e stand up comedy.

Ciao Matteo, siamo qui per la seconda intervista con Stradanove, questa volta non vogliamo sapere delle tue doti da musicista, ma di Godot. Raccontaci tutto.

Godot, è un'Associazione di promozione sociale, si tratta di una realtà attiva da oltre due anni nella realizzazione di eventi culturali, ricreativi, musicali e artistici nelle provincie di Modena e Reggio Emilia. Il primo festival da noi organizzato si è tenuto nel 2018, ma ancora non ci eravamo cosituiti nella forma dell'associazione. Godot è nata un anno dopo.
A mio parere il punto di forza dell'associazione, che ci ha permesso di sopravvivere con successo, risiede nel fatto che tutti i partecipanti sono Under 30. Questo significa portare idee giovani ed energia in un ambiente che a volte è fin troppo chiuso e "abbottonato".

I fondi per il Festival dove li avete reperiti?

Siamo molto orgogliosi di aver vinto un bando regionale, e in questo modo siamo riusciti ad evitare il più possibile sponsor privati. Piuttosto, ci siamo rivolti a partner di fiducia come Nonno Pep di Carpi (chi è della zona non può non conoscerlo), che ha partecipato con le sue meravigliose pinse, provare per credere. Altro partner importante è stato: il mattatoio Culture Club.
Anche l'associazione Rio Gnocco si è unita a noi.

Come è nata l'idea di organizzare questo Festival?

In realtà è nata in modo molto goliardico davanti ad un pizza con il segretario (nonché mio amico) dell'associazione. Abbiamo pensato che dopo 2 anni di eventi sporadici a causa della pandemia sarebbe stato bello organizzare qualcosa che unisse il divertimento alla cultura. Così è nato il Riopen, e ne andiamo molto fieri.

Quali sono stati le maggiori insidie nell'organizzazione dell'evento?

Sicuramente, il tempo, purtroppo l'ultima serata di domenica 26 settembre è stata annullata causa pioggia, quel giorno il mio telefono stava impazzendo. In molti chiedevano se l'evento di chiusura ci sarebbe stato. Nonostante questo considero il Festival riuscito con successo.
Altre difficoltà sono state date dalle riduzioni dovute al Covid-19, quindi meno gente a cui consentire l'accesso, e distanziamento nelle platee durante i concerti. Questo, come è ovvio, ha creato minor afflusso e più spese anche per i controlli.

Adesso che è finito dici che lo scopo del festival si sia realizzato appieno?

Si, credo che essere riusciti ad unire Stand up comedy come quella di Massimiliano Loizzi "Il MaTTO 2" a presentazioni
di libri, musica dal vivo e rappresentazioni teatrali sia un successo.
Sono stato molto contento che gli ospiti si siano sentiti a proprio agio, parte di un'atmosfera friendly, che è proprio quello che cerchiamo di trasmettere noi operatori.
Sia io che i miei colleghi ci siamo divertiti nell'affrontare le insidie legate all'organizzazione. alla fine del Festival abbiamo avuto riscontri positivi, lo stress è passato ed oltre ad avere molti nuovi aneddoti da raccontare davanti ad una birra, abbiamo acquisito esperienza per i prossimi eventi.

Grazie Matteo, alla prossima avventura!

Settembre 2021

Articolo a cura di Eleonora Vignudelli