Libri

“Fiore di roccia” di Ilaria Tuti

" Lo chiamano ‘fiore di roccia’ o ‘stella alpina’. Lo conosciamo con il nome di ‘Edelweiss’ ricordando Julie Andrews che cantava la canzone in “Tutti insieme appassionatamente”. È un fiore raro e prezioso, diverso da qualunque altro con quei petali vellutati. Nel linguaggio dei fiori significa ‘coraggio’. Quanto coraggio, di quello che non ha bisogno di parole per spiegarlo, quello delle Portatrici carniche della Grande Guerra. "

"Elefteria di Istanbul", Kemal Yilmaz

Atene. Fa molto caldo quel 25 luglio 1989 quando viene accompagnata al cimitero la salma di Elefteria. Lascia una sola figlia dal nome romantico, Magnolia, che cerca di farsi forza pensando che sua madre si riunirà all’uomo che amava tanto, il padre che Magnolia non ha mai conosciuto.

"Il colibrì", Sandro Veronesi

"Marco Carrera sarà un guerriero per tutta la vita, sarà un guerriero per cui neppure la sua propria morte sarà una sconfitta, sarà un Giobbe che, senza attribuirli a Dio, riuscirà a fronteggiare i colpi del destino".

“La donna venuta dai ghiacci”, Sally Magnusson

La storia della feroce scorreria dei turchi nel 1627 è un trauma mai dimenticato in Islanda. Esistono documenti, che la scrittrice ha consultato, che narrano del duplice viaggio del pastore Olaf, che ricordano la sua “cara moglie”. Setacciando liste di nomi, Sally Magnusson ha trovato quello di Ásta- i dettagli coincidono. Tutto il resto, i suoi sentimenti, i dubbi, le ferite del suo cuore, sono invenzione della scrittrice. Ma questo è proprio il compito degli scrittori- restituire una vita su carta a chi non c’è più.

"Riccardino", Andrea Camilleri

"Ha ragione Salvo Montalbano ad essere stanco. Ha ragione a voler scomparire, così, come parole nell’aria, così, come solo il personaggio di un romanzo, per sua fortuna, può fare. Dissolvendosi."

“Eliete. La vita normale”, Dulce Maria Cardoso

"Io sono io, e vaffanculo Salazar”. Mica male come incipit. E poi che c’entra Salazar, che è morto da quasi mezzo secolo quando entra nella vita della protagonista, Eliete? C’entra, c’entra…, anche se non ci pensiamo più fino alla fine perché, quante persone si chiamano Antonio, come Salazar?

“La vecchia signora del riad”, Fouad Laroui

Voglia di nuovo. Voglia di cambiare. Voglia di sole e di un pizzico di esotismo. Alla fine Cécile acconsente al desiderio del marito François. Perché non comperare un riad in Marocco? e trasferirsi lì da Parigi? le domande che i due coniugi si pongono, anche se scherzose, sono tipiche di chi ha pescato a caso un biglietto della lotteria con una destinazione, senza sapere nulla del luogo dove si accinge ad andare. Che lingua parleranno in Marocco? capiranno il francese? ci sarà internet? ci sarà un'agenzia immobiliare?
"Le signore di Shanghai", Jung Chang

"Un fortissimo legame familiare univa le tre sorelle Soong, non solo tra di loro ma anche con i fratelli e fu un affetto che non venne mai meno, neppure quando la politica le divise."

“Fiore di roccia” di Ilaria Tuti

" Lo chiamano ‘fiore di roccia’ o ‘stella alpina’. Lo conosciamo con il nome di ‘Edelweiss’ ricordando Julie Andrews che cantava la canzone in “Tutti insieme appassionatamente”. È un fiore raro e prezioso, diverso da qualunque altro con quei petali vellutati. Nel linguaggio dei fiori significa ‘coraggio’. Quanto coraggio, di quello che non ha bisogno di parole per spiegarlo, quello delle Portatrici carniche della Grande Guerra. "

"Elefteria di Istanbul", Kemal Yilmaz

Atene. Fa molto caldo quel 25 luglio 1989 quando viene accompagnata al cimitero la salma di Elefteria. Lascia una sola figlia dal nome romantico, Magnolia, che cerca di farsi forza pensando che sua madre si riunirà all’uomo che amava tanto, il padre che Magnolia non ha mai conosciuto.

"Terra alta", Javier Cercas

Nella Terra Alta, un angolo della Catalogna, viene uccisa una coppia anziana. Il poliziotto Melchor Marin è chiamato ad occuparsi del caso.. chi sarà il colpevole?

"Il colibrì", Sandro Veronesi

"Marco Carrera sarà un guerriero per tutta la vita, sarà un guerriero per cui neppure la sua propria morte sarà una sconfitta, sarà un Giobbe che, senza attribuirli a Dio, riuscirà a fronteggiare i colpi del destino".

“La donna venuta dai ghiacci”, Sally Magnusson

La storia della feroce scorreria dei turchi nel 1627 è un trauma mai dimenticato in Islanda. Esistono documenti, che la scrittrice ha consultato, che narrano del duplice viaggio del pastore Olaf, che ricordano la sua “cara moglie”. Setacciando liste di nomi, Sally Magnusson ha trovato quello di Ásta- i dettagli coincidono. Tutto il resto, i suoi sentimenti, i dubbi, le ferite del suo cuore, sono invenzione della scrittrice. Ma questo è proprio il compito degli scrittori- restituire una vita su carta a chi non c’è più.

"Riccardino", Andrea Camilleri

"Ha ragione Salvo Montalbano ad essere stanco. Ha ragione a voler scomparire, così, come parole nell’aria, così, come solo il personaggio di un romanzo, per sua fortuna, può fare. Dissolvendosi."

“Eliete. La vita normale”, Dulce Maria Cardoso

"Io sono io, e vaffanculo Salazar”. Mica male come incipit. E poi che c’entra Salazar, che è morto da quasi mezzo secolo quando entra nella vita della protagonista, Eliete? C’entra, c’entra…, anche se non ci pensiamo più fino alla fine perché, quante persone si chiamano Antonio, come Salazar?

“La vecchia signora del riad”, Fouad Laroui

Voglia di nuovo. Voglia di cambiare. Voglia di sole e di un pizzico di esotismo. Alla fine Cécile acconsente al desiderio del marito François. Perché non comperare un riad in Marocco? e trasferirsi lì da Parigi? le domande che i due coniugi si pongono, anche se scherzose, sono tipiche di chi ha pescato a caso un biglietto della lotteria con una destinazione, senza sapere nulla del luogo dove si accinge ad andare. Che lingua parleranno in Marocco? capiranno il francese? ci sarà internet? ci sarà un'agenzia immobiliare?