
"…per gli avventurieri dello spirito, per i quali nessun mare è troppo grande, nessuna montagna troppo alta e nessuna strada troppo lunga".
"…per gli avventurieri dello spirito, per i quali nessun mare è troppo grande, nessuna montagna troppo alta e nessuna strada troppo lunga".
"Quello di Ritanna Armeni è un romanzo di crescita femminile sotto il fascismo reso del tutto singolare dalla doppia visione di privato e pubblico che permette alla scrittrice di approfondire e di spaziare". (Marilia Piccone)
In questi giorni in cui vige il dovere di #restare a casa a causa del coronavirus senza confini, “Borderless” è un’ottima lettura. (M. Piccone)
"Combattono insieme, Margarete e Lucius... Strappano alla morte i soldati che continuano ad essere scaricati in quella chiesa-ospedale per poi assistere impotenti a vederseli portare via per essere rimandati al fronte." (M. Piccone)
"Un libro splendido, assolutamente da leggere. Per rendere onore a dei grandi uomini con il nostro ricordo, per trarne consolazione e speranza- finché esistono persone capaci di obbedire ad un ordine etico interiore senza curarsi dei rischi per se stessi, possiamo avere ancora fiducia nell’umanità."
"La loro non era una di quelle guerre che finiscono sulle pagine di un libro. Era la costante paura del futuro, ‘e forse un altrettanto grande timore di voltarsi’: avrebbero potuto pietrificarsi ‘sotto il peso di quanto accaduto prima di loro, un cumulo insostenibile di morte e di vita, ricchezza e spreco.’"
Il libro scritto da Dean Koontz, è stato recensito da Marilia Piccone e incuriosisce la parte in cui "parla di un medico cinese che ha defezionato, fuggendo dalla Cina negli Stati Uniti con l’esemplare di un virus sviluppato nei laboratori di Wuhan. Un’arma perfetta che colpisce solo gli esseri umani. È stato profetico, Dean Koontz?"
Un romanzo ambientato in una Londra afflitta da un'influenza aviaria con contagio e mortalità altissimi e un ispettore, Jake McNeil, che deve indagare sul ritrovamento di un sacco di ossa durante gli scavi per erigere un nuovo ospedale.
"In questo romanzo di formazione della distopia il protagonista passa attraverso tutte le tappe della crescita- vede la morte accanto a sé e, quasi con stupore, uccide lui stesso, scopre quanto sia adattabile un essere umano, quanto arrivi a preferire la certezza di una routine sempre uguale anche se non piacevole all’incertezza di un futuro che non sa scegliere."
"Soprattutto, però, il romanzo è un’elegia dell’amore fraterno. Dan ricorda, Dan rimette insieme le memorie del passato, gli tornano in mente episodi dell’infanzia sua e di Jakob, e perfino la comunità pentecostale guidata da suo padre appare in una luce velata di nostalgia."
"'Il paese degli altri' è il primo romanzo di una trilogia, un libro molto bello, di raro equilibrio, realista e poetico. Un libro che riesce a far nostro ‘il paese degli altri’".
"Tra presente e passato entriamo nell’intimità delle due sorelle, di Cassandra che si sente legata per tutta la vita ad una promessa di fedeltà eterna, di Jane, così intelligente e critica, così interamente dedicata alla creazione letteraria da non cercare un affetto diverso da quello della sorella, amica, confidente".
"Se Viola è il personaggio principale che ci piace per il suo umorismo elegante, per l'ironia con cui le è d'obbligo affrontare le difficoltà che le si presentano, Palermo è la vera protagonista. Ed è una protagonista affascinante, nel bene e nel male." (M. Piccone)
Un romanzo grandioso, raro, che lascia un senso di pienezza. E non fatevi spaventare dal numero delle pagine. Vorrete che fossero di più. (M. Piccone)
"E' la strada il nesso che collega le storie del romanzo, singolare diario di viaggio, dello scrittore olandese Mathijs Deen, per farle diventare una straordinaria Storia d'Europa..."