Facciamo il punto: il consumo di droghe in Europa e in Italia

La situazione del consumo di droghe in Europa ed in Italia secondo l'EMCDDA (Osservatorio Europeo delle droghe e delle dipendenze) http://www.emcdda.europa.eu/

Facciamo il punto: il consumo di droghe in Europa e in Italia

L'Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (EMCDDA) ha pubblicato il 31 maggio scorso i dati della 21^ analisi annuale sulla situazione della droga in Europa, la “Relazione Europea 2016: tendenze e sviluppi”.

Nel report appena pubblicato, l'EMCDDA di Lisbona sottolinea come il mercato europeo della droga resti resiliente e come, dall'analisi dei consumi, emergano nuovi rischi per la salute dei consumatori dovuti principalmente alla continua comparsa di nuove sostanze ed al variare dei modelli di consumo degli stupefacenti.

A questo si aggiunge anche la crescente offerta di droga, proveniente da siti on line attraverso l'accesso alla cosiddetta darknet, la rete oscura dove è possibile, in totale anonimato, acquistare sostanze psicoattive e/o farmaci contraffatti.

Entriamo nel merito dei dati raccolti dall'Osservatorio1 in tutti i 28 stati membri dell'Unione europea a cui si aggiungono anche quelli della Turchia e della Norvegia, con alcuni approfondimenti sulla situazione in Italia.

Cannabis: preoccupazioni per la crescita di consumo

Si stima che negli ultimi 12 mesi i giovani europei dai 15 ai 34 anni che hanno fatto uso di tale sostanza sono circa 16,6 milioni pari al 13,3% di questa fascia di età. Sebbene i livelli di consumo differiscano da paese a paese, nel complesso, in Europa non risultano esserci cali e, in alcuni paesi, si rileva un incremento del consumo in questa fascia di età.

In Italia, l'assunzione della cannabis tra i 15 ed i 34enni negli ultimi 12 mesi riguarda il 19% della popolazione di riferimento (al 3° posto dopo Repubblica Ceca e Francia). Inoltre se si confrontano i valori stimati nella relazione annuale 2015, il consumo di cannabis in questa fascia di età, risulta essere più che raddoppiato (dall'8%2 al 19%).

L'indagine prende in considerazione i giovanissimi (15-16enni3) che hanno dichiarato di aver usato almeno una volta nella vita la cannabis; soffermandosi sempre sulla situazione italiana il consumo è pari al 20% della popolazione di riferimento.

La cannabis è dunque la sostanza stupefacente più consumata: 83,4 milioni nella fascia 15-64 anni, mentre le stime sono decisamente inferiori per la cocaina (17,2 milioni), per l'MDMA (13 milioni) e per le amfetamine (12 milioni).

La produzione della cannabis è diventata una delle principali fonti di reddito per la criminalità organizzata ed i reati legati a questa sostanza (in particolare consumo o possesso per uso personale), spiega il report dell'Osservatorio di Lisbona, rappresentano “circa i ¾ (78%) di tutti i reati connessi alla droga”. Oltre al dato sulla criminalità preoccupa anche quello dei costi sanitari e sociali. “Complessivamente il numero dei pazienti sottoposti a trattamento per la prima volta per problemi legati alla cannabis è salito da 45.000 nel 2006 a 69.000 nel 2014; in questo gruppo il numero di persone che hanno dichiarato di fare uso quotidiano di cannabis è aumentato dal 46% nel 2006 al 54% nel 2014”.

Cocaina: cambiamenti nella prevalenza

La cocaina è lo stimolante illecito più consumato in Europa, in particolare nei paesi meridionali e occidentali del continente. La polvere di cocaina viene soprattutto sniffata, ma talvolta viene assunta per via parenterale, mentre la cocaina crack viene solitamente fumata.

Negli ultimi 12 mesi sono circa 2,4 milioni i giovani adulti tra i 15 ed i 34 anni (1,9% di questa fascia di età) ad aver consumato cocaina.

In Italia il consumo negli ultimi 12 mesi tra i 15 ed i 34enni si assesta all'1,8% (pressoché in linea con il dato europeo), mentre il 2% dei 15-16enni ha consumato cocaina almeno una volta nella vita. In entrambe le classi di età si registra un incremento rispetto ai dati rilevati dall'Osservatorio nella relazione annuale 2015 (1,3% fascia 15-34 anni e 1% nella fascia 15-16anni, ma riguardante il consumo “almeno una volta nella vita”).

Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito evidenziano una prevalenza nell'ultimo anno del consumo di cocaina tra i giovani adulti pari o superiore al 3%.

Il report segnala inoltre che in Italia, Spagna e Regno Unito è riconducibile il 74% di tutte le richiesta di trattamento per dipendenza da cocaina in Europa. È stabile dal 2012 il numero totale dei pazienti che hanno richiesto un trattamento per la prima volta.

MDMA: cambiamenti di tendenza e consumo in crescita

Secondo l'Osservatorio di Lisbona l'MDMA (spesso venduta con il nome di ecstasy) sta diventando “più popolare sia presso i consumatori abituali di stimolanti, sia presso una nuova generazione di giovani consumatori”; vi sarebbero quindi segnali che lasciano dedurre che questa sostanza non è più una droga destinata al consumo di nicchia o nelle discoteche, ma è utilizzata anche da un numero crescente di giovani in contesti di vita notturna come bar e feste.

Si stima che 2,1 milioni di giovani nella fascia 15-34 anni (pari al 1,7% di questa fascia di età) abbiano consumato MDMA/ecstay negli ultimi 12 mesi. In Italia i valori stimati si fermano all'1%.

La ripresa dei consumi di questa sostanza, secondo l'Osservatorio europeo, sembra essere collegata alle nuove tecniche di produzione e al mercato on line. Inoltre, recentemente sono stati rilevati prodotti ad alto contenuto di MDMA (polveri, cristalli, compresse) al punto da spingere l'EMCDDA e l'Europol a lanciare allarmi in materia di salute pubblica; si segnalano casi di intossicazioni e anche di decessi associati al consumo di questa droga. Il report dell'Osservatorio sottolinea che l'utilizzo di MDMA è “raramente segnalato come motivo per sottoporsi a trattamento specialistico della tossicodipendenza”.

Eroina: aumento dei decessi per overdose

Si stima che nel 2014 si siano verificati in Europa almeno 6.800 decessi per overdose legati ad eroina ed altri oppiacei; la situazione varia da paese a paese; i decessi per overdose riguardano spesso consumatori anziani, ma in alcuni paesi (es. Svezia) il tasso è in lieve ascesa anche riguardo ai giovani (minori di 25 anni). Tra le cause si segnalano la maggiore disponibilità della sostanza, una purezza della stessa più elevata, il cambiamento dei modelli di consumo e l'invecchiamento dei consumatori.

Il Rapporto dell'Osservatorio evidenzia anche un consumo sempre più diffuso di oppiacei sintetici, dirottati dai fornitori farmaceutici od ottenuti da fonti non autorizzate; queste sostanze vengono inoltre utilizzate come droga primaria da coloro che si sottopongono a trattamento.

Nuove droghe: nuovi danni e allarmi in materia di salute

Continua a crescere sul mercato europeo il numero, il tipo e la disponibilità delle nuove sostanze psicoattive. Si tratta principalmente di cannabinoidi sintetici e di catinoni sintetici: questi due gruppi hanno rappresentato, nel 2014, circa l'80% dei 50.000 sequestri di nuove droghe. I primi sono venduti come sostituti “legali” della cannabis, ma hanno effetti alquanto tossici (l'EMCDDA ha emesso un allerta in merito alla MDMB-CHMICA, un cannabinoide che avrebbe causato – in Europa, dal 2014 – 23 intossicazioni non letali e 13 decessi). I secondi (catinoni sintetici) sono venduti come sostituti “legali” di stimolanti come l'amfetamina, l'MDMA e la cocaina. Il catinone sintetico alfa-PVP è un potente stimolante associato a circa 200 intossicazioni e oltre 100 decessi a partire dal 2011.

Giugno 2016

Sintesi a cura di Alessandra Lotti

Comune di Modena

Assessorato alle politiche giovanili – Centro Studi e documentazione sulla condizione giovanile

1Nella relazione annuale 2016 i dati raccolti si riferiscono all'anno 2014

2Nella relazione annuale 2015 il consumo di cannabis relativo agli ultimi 12 mesi per i giovani tra i 15 ed i 34 anni è pari all'8%; mentre il consumo “almeno una volta nella vita” tra i i 15-16enni si ferma al 16%.

3Dati ESPAD: Progetto europeo di indagine scolastiche sull'alcol e altre droghe