ESSERE GIOVANI A MODENA. LIFE IS A SHORT TRIP

Gli operatori del progetto Infobus hanno incontrato al parco Amendola alcuni giovani componenti di una compagnia molto numerosa che si definisce "Big Family" dal momento che chi ne fa parte si sente libero di poter parlare anche dei propri problemi

ESSERE GIOVANI A MODENA. LIFE IS A SHORT TRIP

LIFE IS A SHORT TRIP

Li incontriamo al parco Amendola seduti ad un tavolo, a godersi l'ombra in un'afosa giornata di luglio: tre ragazze (Nura, Lisa ed Alice) ed un ragazzo (Kevin) tutti studenti delle scuole superiori intenti a chiacchierare del più e del meno.

Ci presentiamo e quando chiediamo se sono disponibili per un'intervista accettano di buon grado, quasi fossimo un'attrattiva in una giornata altrimenti monotona. Iniziamo col chiedere che cosa stavano facendo, e ci sentiamo rispondere quello che ormai da tempo la maggior parte delle compagnie intervistate ci dicono: pensavamo a qualcosa da fare stasera”.

I quattro sono parte di una compagnia ben più numerosa, con ragazzi di età compresa tra i 18 e 23 anni, ma loro e pochi altri sono lo zoccolo duro... dicono di essere come una Big Family, dal momento che chi ne fa parte si sente libero di poter parlare anche dei propri problemi personali e familiari.

In estate è possibile trovarli qui al Parco Amendola, ma in inverno il loro punto di ritrovo diventa un bar di Piazza Grande.

Sottolineano più volte come nonostante il gruppo sia numeroso vi sia sempre rispetto dei diversi modi di pensare con totale libertà di espressione come nel caso dell'omosessualità.

Omosessualità e discriminazione sono due argomenti su cui sono molto attenti, dal momento che ne hanno fatto esperienza diretta o indiretta.

Nura e Kevin, provenienti rispettivamente da Tunisia e Colombia, percepiscono, infatti ancora oggi, una discriminazione nei confronti degli stranieri sia in ambito lavorativo che in riferimento ai diritti civili, cosa che genera in loro un sentimento di impotenza e rabbia, poiché, nonostante vivano nel 2015, non intravedono un cambio di mentalità e possibilità di intervento.

Proprio riguardo a quest'ultimo aspetto, Nura sottolinea il proprio entusiasmo nell'aver finalmente raggiunto i 18 anni in quanto ciò le dà non solo la possibilità di guidare, ma anche di dare maggior peso e valore alle proprie opinioni attraverso il voto, benché attualmente ritenga di non avere ancora preso una direzione politica ben chiara.

Anche di quello che accade a Modena a livello politico ci appaiono tutti poco informati o comunque poco interessati a ciò che l'amministrazione propone in termini di iniziative.  Nonostante ciò, rispetto alla città sembrano avere le idee più precise: per loro Modena non è una città adatta ai giovani perché offre poche possibilità di divertimento e svago come concerti o eventi che trovano invece più facilmente a Bologna e dintorni. Questo fa emergere uno dei problemi da loro direttamente vissuti che riguardano sia l'aspetto economico relativo agli spostamenti, sia la disponibilità dei mezzi di trasporto, che offrono pochi e/o inadeguati collegamenti soprattutto per chi abita fuori città. “Anche solo per spostarci servono soldi, perché la benzina costa...”, è una tra le tante affermazioni che sottolineano questo disagio.

Il lavoro e di conseguenza la possibilità di guadagnare dei soldi, risulta essere dunque il primo problema che deve essere affrontato nell'immediato; intravedendo poche opportunità in Italia in quest'ambito tanti di loro iniziano a prendere in considerazione l'idea di trasferirsi all'estero.

A conferma di questa difficoltà percepita da tutti, Nura riporta la propria esperienza il cui padre, nonostante gestisca da anni un'attività commerciale, si lamenti di una netta diminuzione dei propri guadagni negli ultimi anni di lavoro.

Tra gli ultimi temi affrontati insieme vi è anche quello relativo al consumo di alcol e fumo; parlando con loro emerge al riguardo una consapevolezza sulla base di esperienze vissute anche all'interno del gruppo: “va bene finché non si eccede ….” è uno dei commenti fatti.

L'incontro di quest'oggi ci ha lasciato un po' intontiti e ci chiediamo se anche noi alla loro età facevamo o ricercavamo le stesse cose … Crediamo che i bisogni dei ragazzi nel tempo siano cambiati e che molti di loro, oggi, abbiano la necessità di trovare, nella dimensione del gruppo, un pezzo della loro famiglia o di ciò che vorrebbero fosse la propria famiglia.

Dei ragazzi intervistati ci è chiara una cosa: che per loro la vita è un trip: un viaggio breve, sia fisico che mentale, che deve essere affrontato con la compagnia giusta.

Luglio 2015

Essere Giovani a Modena

Intervista al gruppo e stesura del testo a cura degli operatori del progetto Infobus: Franco Mazzotti e Silvia Pedroni