Un quadrimestre per crescere

Anita parla del suo viaggio in Wisconsin, tra amici e nuove esperienze.

Un quadrimestre per crescere

''Ciao ragazzi!

Sono felicissima di poter condividere con voi parte di questa esperienza, anche se solo chi l'ha vissuta può davvero capire come ci si sente.

Io sono venuta a conoscenza di questo progetto quando, durante lo scorso anno scolastico, l'associazione “Victoria Language and Culture”, che si si occupa dell'organizzazione di viaggi all'estero per gli studenti, ha consegnato l'avviso alle varie scuole.

Da lì ho iniziato a valutare seriamente se partire oppure no!

Alla fine ho deciso di andare per raggiungere due grandi obbiettivi: imparare la lingua inglese e mettermi alla prova.

Ho scelto di trascorrere il primo quadrimestre della quarta superiore negli Stati Uniti e sono stata scelta da una famiglia del Wisconsin. Quando l'associazione mi ha dato le informazioni sullo stato in cui sarei dovuta andare, ero terrorizzata, perché le temperature sono molto basse. Mi era addirittura passato per la testa di rinunciare, ma poi, ragionandoci, ho deciso di affrontare la cosa, o almeno provarci!

Sono partita alla fine di Agosto, dopo essermi goduta una bellissima estate con amiche, fidanzato e famiglia, ed è stato molto difficile per me il momento dei saluti in aeroporto. Non avevo mai volato da sola e, oltre alla tensione, stavo provando tante emozioni diverse; nonostante, ad essere sincera, non avessi ancora realizzato del tutto. Ero molto triste ma allo stesso tempo emozionatissima!


Non è assolutamente un'esperienza facile, ma dà modo di crescere tanto mentalmente e fa guardare il mondo con occhi diversi.

Le prime settimane sono state difficili perché lì è tutto diverso ma col tempo e tanta pazienza il sentirsi a casa viene da sé e la lingua magicamente ti entra in testa.


La cultura americana è molto diversa dalla nostra e lo stile di vita dei ragazzi è totalmente differente... Non saprei dire quale sia migliore, sono semplicemente diverse!

È diversa la mentalità così come gli impegni o le serate organizzate: il mio venerdì tipico, per esempio, era scuola, allenamento di pallavolo, partita di football e film a casa con le amiche.


Non è stato semplice adeguarsi alle loro abitudini, soprattutto all'inizio, quando ancora non conoscevo molte persone, ma devo dire che sono stata fortunata, anche perché la mia host family ha ospitato anche una ragazza tedesca, con la quale sono andata molto d'accordo fin da subito!

Con il tempo ho conosciuto persone fantastiche e stretto amicizie bellissime, che cercherò di mantenere nonostante il tempo e la distanza.

Per quanto mi riguarda, è veramente stato più difficile partire dall'America per tornare che partire da casa.


È stata un'esperienza meravigliosa, che ha modificato la mia vita sotto molti aspetti, perciò la raccomanderei davvero a chiunque. Senza accorgertene cambiano tante cose, ma soprattutto cambi tu!

Se doveste decidere di partire da soli per l'America, o per qualsiasi altro paese nel mondo, vi consiglierei di portare tanta grinta con voi e, soprattutto, di godervi ogni singola cosa che vi capiterà sotto gli occhi, per non avere nessun rimpianto.

GOOD LUCK!!!

Anita''

Testimonianza raccolta da Giovanni Ferrari