Soffro di dismenorrea e da 1 anno i dolori sono più intensi: non si può fare nulla?

Ho 24 anni e soffro di dismenorrea (acuta) da quando è comparso menarca a 15 anni. Da un anno i dolori però sono più intensi, invalidanti, accompagnati da flusso molto abbondante. Al secondo giorno delle ultime mestruazioni il dolore è diventato costantemente intenso con fitte localizzate nella fossa iliaca dx, come spilli ad ogni respiro. Il dolore è diventato così intenso - buscofen non ha sortito alcun effetto - da andare al pronto soccorso. Sono stata visitata dal chirurgo, ho fatto analisi del sangue e ecografia ma entrambi nella normalità, quindi mi ha mandato a fare la visita ginecologica. Dopo alcune domande preliminari il ginecologo, quando ha appreso che sono vergine, mi ha “liquidato” molto velocemente dicendo che non poteva fare nulla, con diagnosi dismenorrea. Ora che il ciclo è terminato però le fitte persistono, sebbene di gran lunga di minore intensità e dolore. Possibile che non si possa fare nulla?
In attesa di un gentile riscontro ringrazio vivamente per l’attenzione.


Innanzitutto inizio con dirti che nei casi di dismenorrea l’antidolorifico (il Buscofen) andrebbe assunto il prima possibile, appena iniziano i dolori, poiché se si  attende che questi diventino molto forti non riuscirà più ad essere efficace. In alcuni casi il ginecologo prescrive l’assunzione di antidolorifici già da circa due giorni prima che le mestruazioni arrivino. Si può inoltre provare con l’assunzione quotidiana di integratori contenenti magnesio o con assunzione (anche essa giornaliera per almeno 3 mesi) di estratto di agnocasto. Questi composti, infatti, possono aiutare nel ridurre anche considerevolmente la dismenorrea. Inoltre la pillola contraccettiva (soprattutto se assunta in  maniera continuativa ovvero senza alcuna pausa di sospensione) può risolvere molti di questi casi. Tuttavia poiché tu mi dici che il dolore è davvero molto forte e sta tendendo ad aumentare negli anni sarebbe opportuno effettuare qualche indagine in più. Sarebbe utile dosare nel sangue (attraverso un semplice prelievo) due sostanze: Ca19.9 e Ca125 per escludere un’eventuale endometriosi (che nel tuo caso si curerebbe comunque con una pillola contracettiva, sempre che tu non abbia controindicazioni all’assunzione di  estro progestinici). Nell’endometriosi alcune cellule della mucosa uterina si impiantano al di fuori dell’utero. Questi focolai endometriosici si trovano  soprattutto nel basso ventre (ovaie, intestino o vescica),  e poiché vengono  stimolati dagli ormoni che provocano il ciclo mestruale ciclicamente sanguinano irritando la pelvi e dando dolore. Io ritengo che questa debba essere una condizione almeno da prendere in considerazione, pertanto sarebbe bene che tu ne parlassi con il tuo ginecologo oppure che ti rivolgessi al Consultorio  Familiare della tua città.

Dott.ssa Chiara Alessandrini
Specialista in Ginecologia e Ostetricia 
Consulente Sessuologa primo livello 
c/o Casa di Cura “Fogliani” Modena