Nostro figlio gioca d'azzardo

E' importante rivolgersi presto ad un servizio di consulenza sul territorio

Abbiamo scoperto da circa un anno che nostro figlio (anni 23) ha il vizio del gioco.

Abbiamo cominciato ad insospettirci vedendo che, nonostante avesse guadagnato qualche soldo (mio figlio è diplomato ma ha scelto di lavorare nell'azienda vitivinicola di suo zio) non ne aveva mai. Poi sono cominciati a mancare dei soldi in casa e, messo alle strette, ha ammesso di averli presi per giocare (sopratutto alle slot-machine presenti in vari bar, ma anche ai vari lotto, enalotto, superenalotto, ecc.).
Nonostante la promessa di non giocare più, la cosa si è ripetuta ancora e ultimamente sono spariti ancora dei soldi.
Io, come padre, dapprima ho provato a perdonarlo e a parlargli con nessun risultato, poi ho provato a minacciarlo di sbatterlo fuori casa e, dopo l'ultima volta che l'abbiamo scoperto, gli ho imposto che i soldi che guadagna me li consegna ed io provvedo a custodirli e magari a investirli a breve in modo che, in caso ne abbia bisogno per motivi non legati al gioco (motivi che saranno prima verificati) siano subito disponibili.
L'intenzione è provare la linea dura e se anche questa non funziona ricorrere a qulche centro specializzato nella cura di questo tipo di problema.
Mia moglie ed io Vi ringraziamo anticipatamente per la consulenza che offrite e ci complimentiamo per questo servizio che mettete a disposizione. Sperando in qualche utile consiglio restiamo fiduciosi in attesa di una Vostra risposta.

Gentili genitori, immagino che vostro figlio non sappia che voi avete scritto per chiedere qualche suggerimento.
Probabilmente lui non condivide la vostra preoccupazione e proprio questo gli rende difficile chiedere e/o accettare una consulenza a proposito del suo rapporto con il gioco e con i soldi.
Dovunque abitiate, esistono sicuramente servizi psicologici di consultazione per genitori con figli adolescenti o giovani adulti alle prese con diversi passaggi di crescita ed evoluzione.
In questa fase mi pare che anche se esistesse nella vostra città un servizio specialistico sulle dipendenze da gioco, vostro figlio non si rivolgerebbe ad esso e solo voi potreste, come già state facendo, interrogarvi su come aiutarlo a "vedere" un problema o un rischio che sta correndo.

Vi ringraziamo per l'apprezzamento che avete espresso.

Dr.ssa Marilena Durante  
Psicologa