Vasco raccontato da cinque scrittori nell'ebook "Siamo solo noi"

In occasione di ModenaPark l'omaggio al rocker della casa editrice "Il Dondolo"

Vasco raccontato da cinque scrittori nell'ebook "Siamo solo noi"

Si intitola "Siamo solo noi", come la celebre canzone del Blasco, l'ebook dedicato al cantante dalla casa editrice digitale del Comune di Modena.

Un omaggio realizzato in occasione del ModenaPark, il maxi concerto che ha portato a Modena ben 220.000 fan paganti, un record mai raggiunto per l'esibizione di un unico artista.

A raccontare Vasco Rossi cinque autori, di cui tre di origini modenesi, attraverso sette testi scritti in anni e contesti diversi, attentamente selezionati dalla casa editrice. Una raccolta che vuole essere non solo una collezione di frammenti della vita del cantante, ma un vero e proprio romanzo del rock italiano.

"Si tratta di testi scritti con estrema cura, obiettivo programmatico del Dondolo che è puntigliosamente attento allo stile. Per farsi qualche domanda. Come mai in Italia per essere una rock star bisogna nascere tra Zocca e Correggio e comunque non essere nati oltre le province di Modena e Reggio Emilia?" spiega Beppe Cottafavi, che dirige la casa editrice.

Si va indietro nel tempo, fino al 1988, con un testo, "La grande anima del rock della provincia italiana", pubblicato il 2 luglio dell'anno seguente sull'Espresso da Pier Vittorio Tondelli, nato a Correggio e scomparso nel 1991. Era l'epoca delle prime "radio libere", di quando a Zocca (anzi più precisamente a Montombraro) nasceva "Puntoradio" e del Vasco deejay, che insieme a un gruppo di amici si butta a capofitto in quest'avventura, fedele alla sua musica e a se stesso. "Il successo cui approdò Vasco negli anni seguenti è spiegabile solo con la sincerità e la generosità del personaggio che riuscì a interpretare la grande anima rock della provincia italiana, offrendo non tanto un sublime messaggio musicale, quanto piuttosto un atteggiamento, una storia vissuta, una mitologia. In anni in cui tutto stava andando verso la normalizzazione, il carrierismo e il perbenismo, Vasco, con la sua faccia da contadino, la sua andatura da montanaro, la sua voce sgraziata da fumatore, il suo sguardo sempre un po’ perso, diventava l’idolo di una diversità, di un farsi i fatti propri, di un non volersi irregimentare, che trovarono pronta e osannante una moltitudine di ragazzini".

Con Marco Santagata, autore già pubblicato da "Il Dondolo" con "Amici Nemici", saltiamo al 2005. Anche Santagata, come Vasco, è originario di Zocca. “Non eravamo proprio nella stessa compagnia – diceva Vasco parlando del romanzo L’amore in sé di Santagata - il professore ha qualche anno più di me, ma ci conosciamo bene". Ed è proprio lo scrittore a parlare a Milano alla IULM in occasione del conferimento della laurea a Vasco Rossi. "Migliaia di persone, diverse per cultura, ceto sociale, età, si identificano in lui perché lo sballato di Zocca, il rocker di montagna esprime, non le parole, i pensieri e i sentimenti della giovinezza, ma il modo doloroso, contrastato, frustrante o, all’opposto, miracolosamente e felicemente riuscito, in cui, nell’adolescenza, parole, sentimenti, pensieri trovano la via della comunicazione".

Nello stesso anno il formiginese Roberto Barbolini pubblica su Panorama un pezzo che, tra tutti gli altri di questa raccolta, è decisamente fuori dalle righe. "Vampiri in Rolls Royce" è un racconto fantasy dove Vasco incontra il Conte Dracula davanti al cinema Astra.

Due anni dopo è Edmondo Berselli a raccontarci il rocker in due articoli, uno del 2007 e uno del 2008, scritti per “Espresso” e “Repubblica”. In "Quel filosofo che con il rock unisce l'Italia" Berselli commenta un altro grande concerto, 9 anni prima di ModenaPark, a Roma: "Ma è il tour di Vasco Rossi o è la Champions League? Sessantacinque, settantamila persone all’ Olimpico di Roma per due sere, e il prevedibilissimo sold out per le poche tappe previste dopo l’ uscita del criticatissimo e vendutissimo album Il mondo che vorrei." Chissà come avrebbe commentato i 220.000 fan che sono arrivati a Modena per festeggiare con lui i 40 anni di carriera!

Nel 2011 è un autore romano, Leonardo Colombati, appassionato ed esperto del grande Bruce Springsteen, a parlare di Vasco nel suo "La canzone italiana. Storie e testi" edito da Mondadori: "la sua biografia – prima ancora che la sua discografia – è il miglior romanzo sul rock che da queste parti sia stato mai scritto".

Bellissima, da non dimenticare, la copertina in bianco e nero. Il viso di Vasco stilizzato realizzato dal modenese Wainer Vaccari, autore anche dell'immagine che campeggia su un altro libro edito dal "Dondolo": "Posso giocare anch'io?" di Edmondo Berselli.

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Angela Politi

4 luglio 2017