LE (TROPPE) TASSE DEGLI ITALIANI, JOHANNES BÜCKLER

Ne abbiamo le tasche vuote

LE (TROPPE) TASSE DEGLI ITALIANI, JOHANNES BÜCKLER

È uscito con il Corriere della Sera l’istant book “Le (troppe) tasse degli italiani” (2,80 € più il prezzo del giornale). Il pamphlet raccoglie, integra e rielabora commenti e lettere che Johannes Bückler ha inviato al quotidiano di via Solforino a partire dal 14 agosto scorso. Nel volumetto ogni missiva è accompagnata dai preziosi commenti del giornalista del Corsera Enrico Marro, che guidano il lettore nei meandri del fisco italiano.


   Ma l’interesse per il libro nasce proprio dalle lettere inviate dal misterioso Johannes Bückler, uno pseudonimo che richiama Der Schinderhannes, lo scorticatore, una sorta di Robin Hood che operò in Renania alla fine del Settecento e che, benché più spietato e avido del leggendario eroe popolare inglese, divenne il simbolo della resistenza tedesca all’occupazione francese (Carlo Capra, nelle pagine finali del libretto, si incarica di ricostruirne la storia).


   Il nostro Johannes Bückler non intende naturalmente rievocare i tratti violenti, e a volte antisemiti, del personaggio storico, quanto lo spirito ribelle e battagliero. Bückler, partendo dalla denuncia dell’enorme elusione ed evasione fiscale che caratterizza il nostro Paese, presenta alcune proposte, citando dati ed esempi concreti, che hanno il pregio di non presentarsi come di destra o di sinistra, ma semplicemente come razionali, e che si rivolgono a chi vuole un Paese più giusto ed equo.


   Con le sue lettere, il misterioso personaggio incarna un vasto sentimento popolare. Forse proprio perché non vuole rappresentare gli interessi di nessuno, riesce a rappresentare quelli di tutti (e ci chiediamo se oggi siano in gradi di farlo sindacati, partiti, rappresentanze sociali, corporazioni).


   Da questo punto di vista appare anche inutile chiedersi chi sia veramente Bückler. Come dichiara nella sua lettera manifesto, Bückler è “il cittadino che non capisce come mai lo Stato, se è in difficoltà, non cominci a chiedere di più a chi ha di più e non sempre a  chi dichiara di più”. Al contrario del titolo, forse un po’ fuorviante, la critica non è in fondo verso uno Stato che ha troppo tasse (aspetto indiscutibile), ma verso uno Stato che non fa pagare le tasse a chi elude ed evade, consentendo ad alcuni privilegiati di continuare impunemente “ad utilizzare strade, scuole, ospedali senza dare nulla in cambio”.


   Uno Stato che, per citare la brillante campagna promozionale, è sempre più distante da un Paese che ne ha veramente le tasche vuote.

Johannes Bückler, Le (troppe) tasse degli italiani, Allegato al Corriere della Sera, euro 2,8