IL VANGELO DELLA SCIMMIA, CHRISTOPHER WILSON

“l’animale sei tu...”

IL VANGELO DELLA SCIMMIA, CHRISTOPHER WILSON

Come reagiremmo se nella nostra piccola comunità locale, nella nostra raccolta cittadina di provincia, arrivasse qualcuno di così strano, così diverso da noi, dai modi e dalla lingua così incomprensibili da suscitarci tanta curiosità quanta, soprattutto, diffidenza?

   Nell'era della globalizzazione, di internet, del martellamento continuo di immagini, ormai è uno scenario improbabile perfino da immaginare, a patto sempre che rimanga tutto a debita distanza da noi...


   Pensiamo solo al panico generato nell’ormai remoto 1938 da Orson Wells, con la sua famosa radiocronaca sull’invasione di extraterresti; oppure, per avvicinarci nel tempo e nello spazio, sfogliamo qualche nostro quotidiano e rinfreschiamoci la memoria sulle recentissime - pressoché giornaliere - invasioni di altri extra... comunitari, in questo caso, nel nostro Bel Paese.


   Ci renderemo subito conto che forse 'Il Vangelo della Scimmia' non è poi così assurdo come può sembrare a una prima superficiale lettura.


   Siamo su un'isoletta britannica in un tempo imprecisato, all’incirca nel Sette-Ottocento.


   Ci ritroviamo alle prese con una piccola comunità che, oltre a rispecchiare la mentalità del proprio tempo, è particolarmente chiusa, guidata da una severa interpretazione delle Sacre Scritture, ostile alle novità e ai forestieri che difficilmente e poco volentieri vi approdano.


   Fino a che un giorno sbarca sull'isola una scimmia, vittima del naufragio di una nave da guerra. Abituato a scorazzare libero per la nave, tra le feste e le risate dell'equipaggio che lo considerava una sorta di portafortuna, l'animale tenta di inserirsi nel nuovo contesto con la stessa 'naturalezza' a cui era abituato.    Peccato solo dover fare i conti col bigottismo del reverendo Lovegrave, la curiosità del filosofo Gallimauf, gli interessi del mercante Hogg e le fantasie erotiche della repressa figlia Cordelia.


   Osservato, ammirato, omaggiato, idolatrato, osteggiato, cacciato e infine...


   Insomma, semplicemente frainteso, scambiato per qualcos’altro, per ignoranza e per paura.


   Niente di nuovo, purtroppo, ancora oggi.

Christopher Wilson, Il Vangelo della scimmia, Ed. Meridiano Zero, pagg. 160, euro 13