IL FILOSOFO NUDO, ALEXANDRE JOLLIEN

Piccolo trattato sulle passioni

IL FILOSOFO NUDO, ALEXANDRE JOLLIEN

Che cos’è la “passione”? L’etimologia è chiara: in greco pathos rinvia all’idea di sofferenza, di malattia, di dolore. Patire significa subire: l’uomo non ha più potere su se stesso. Collera, timore, malinconia, avarizia, orgoglio, invidia, ambizione, vanità, cupidigia, disperazione, odio, amore e desiderio di riconoscimento mettono quotidianamente in discussione la sovranità della ragione.

   Qualcuno definirebbe la passione come ciò che, in me, è più forte di me. Spinoza conferma: “Siamo agitati dalle cause esterne in vari modi e […] come le onde del mare, agitate da venti contrari, fluttuiamo, inconsapevoli della nostra sorte e del nostro destino”.


   Ma è meglio abbandonarsi ad esse o lottare per eliminarle? Svuotarsi interiormente dedicandosi ad esercizi spirituali o cercare di comprendere i nostri eccessi?

   Il filosofo di origine svizzera Alexandre Jollien, colpito fin dalla nascita da un handicap cerebrale-motorio, spinto dalla gelosia e dall’invidia per il corpo di giovani belli e sani che, con apparente facilità si adattano alla vita, ha cercato di rispondere a queste e ad altre domande sulle passioni: stimolato dalla prescrizione del medico a scrivere un trattato, ha accettato questa sfida ed ha tenuto un diario, attento a “citare poco, il meno possibile. E indagare, ricercare, incontrare”. Il risultato è Il filosofo nudo. Piccolo trattato sulle passioni, un volume che, oltre a mostrarci l’autore coraggiosamente “nudo” di fronte a se stesso e agli altri, consegna alle pagine le scoperte quotidiane, frutto di una lucida analisi di stesso, di scambi di vedute con internauti e dell’ascolto continuo degli altri.

   L’autore riesce così a disegnare la traccia di un possibile percorso che può portare al “distacco” da quei comportamenti e stati d’animo per lui dolorosi. E’ facile prendere coscienza del fatto che le passioni che si manifestano nella vita sociale, nel lavoro e in famiglia sono spesso fonte di sofferenza, ma più difficile è trovare il rimedio. Jollien, non nascondendo le difficoltà, le contraddizioni e i continui passi falsi, suggerisce allora la duplice via dei precetti filosofici occidentali e della pratica degli esercizi spirituali uniti alla meditazione zen. Ricco di stimoli, di esempi tratti dalla vita quotidiana che rendono la lettura più vicina all’esperienza del lettore, e di massime ricorrenti – come “concentrarsi sul qui ed ora” oppure “fare il bene e mantenersi nella gioia” –  Il filosofo nudo costituisce un altro tassello verso la costruzione di una personalità libera dai turbamenti, capace di trasformare le difficoltà in occasioni di cambiamento e di miglioramento.

   E  ancora una volta la filosofia non è qualcosa di distante o una disciplina per pochi eletti ma, secondo la definizione di Epicuro, diventa più concretamente “un’attività che, per mezzo di discorsi e ragionamenti, ci procura la vita felice”.

Alexandre Jollien, Il filosofo nudo, Piccolo trattato sulle passioni, Angelo Colla Editore, pagg. 186, euro 16,00