IL CLUB DEI SUICIDI, ALBERT BORRIS

Un avventuroso romanzo di formazione

IL CLUB DEI SUICIDI, ALBERT BORRIS

Owen, Audrey, Jin-Ae e Frank sono quattro ragazzi che si sono conosciuti chattando al computer. Hanno scoperto di avere le stesse manie suicide – problemi diversi, stessa soluzione – ed hanno deciso di intraprendere un viaggio attraverso gli Stati Uniti per seguire, tappa dopo tappa, una specie di “tour dei suicidi famosi”.


   Ognuno di loro ha scelto una meta: Jin-Ae la tomba di Anne Sexton a Boston nel Massachusetts; Owen quella di Hunter S. Thompson a Woody Creek, in Colorado; Frank quella di Ernest Hemingway nella Sun Valley, Idaho; Audrey quella di Kurt Cobain a Seattle, Washington. La fine del viaggio è prevista però nella Death Valley, in California, dove gli aspiranti suicidi hanno previsto di mettere in atto il loro proposito di morte.
   Naturalmente, sono previste opzioni ed escursioni aggiuntive per visitare chiunque altro sia interessante: unica condizione che tutti siano d’accordo.


   Perché questi quattro ragazzi, così diversi fra loro per età, provenienza, esperienze familiari e scolastiche, hanno deciso di giurare fedeltà ad simile progetto? Come hanno potuto mettersi in viaggio senza allarmare i genitori?


   Sarà proprio quest’avventura e la convivenza forzata a smussare certe asperità del carattere, a far uscire la rabbia, le frustrazioni, i desideri e le paure inconfessabili, i traumi vissuti e mai risolti prima d’ora. A far ammettere le bugie dette a se stessi prima che agli altri e, soprattutto a far capire che esiste un’alternativa al mettere fine alla propria vita.


   Anche quando tutto intorno a noi sembra confermare che non c’è via d’uscita, che nulla potrà mai cambiare, che l’angoscia che è dentro di noi avrà il sopravvento, ecco che qualcosa o qualcuno può riaccendere la speranza.


   Il club dei suicidi si inserisce dunque nella tradizione del “romanzo di formazione”, dove il viaggio, reale e spirituale insieme, accompagna il protagonista verso un’evoluzione, una maturazione. Questo obiettivo viene raggiunto dall’autore attraverso un’attenta e credibile analisi psicologica dei protagonisti, che si viene a delineare grazie alle loro scelte, alle loro azioni ed al loro interagire all’interno di un gruppo così eterogeneo e in condizioni di convivenza forzata.


   Un romanzo che per i giovani lettori potrà essere anche molto istruttivo per i molti rifermenti, letterari, storici e di costume sapientemente inseriti nella trama.

Albert Borris, Il club dei suicidi, Giunti – Collana Y. Pagg. 304, euro 14,50