IL CACCIATORE DI LARVE, AMIR TAG ELSIR

Un romanzo (quasi) poliziesco, sospeso tra l’ironia e la satira sociale verso i regimi di polizia dei paesi arabi

IL CACCIATORE DI LARVE, AMIR TAG ELSIR

Un paese africano. Un agente dei servizi segreti in pensione che si mette in mente di diventare scrittore, semplicemente perché ha letto da qualche parte di un fioraio bengalese, di un calzolaio del Ruanda e di una prostituta di Saigon che hanno scritto romanzi di successo così, dal nulla. Perché non lui, allora, anche se finora è entrato in una libreria solo quando doveva tenere d’occhio qualcuno? “Il cacciatore di larve” di Amir Tag Elsir è la storia di questo aspirante scrittore narrata da lui stesso in prima persona. O almeno, questo è quello che pensiamo di leggere.

L’aspirante scrittore, già agente dei servizi segreti, si chiama Abdallah Harfash, chiamato anche Abdallah Farfàr. Una nota spiega che il vero cognome significa “mendicante” o anche “malvivente”, mentre il soprannome potrebbe essere tradotto come “persona che si agita molto o è volubile”, e che entrambi i termini appaiono nei titoli di due romanzi: il fatto che il protagonista abbia due nomi è la perfetta introduzione alla girandola di personaggi che prenderanno vita in queste pagine, ovvero, nelle pagine dell’aspirante scrittore. Abdallah Harfash alias Abdallah Farfàr si annuncia con passo pesante: è rimasto vittima di un incidente paradossale e ridicolo mentre prestava servizio ed ora ha una gamba di legno.

E’ con questo passo pesante che Abdallah entra nel mondo della letteratura, sicuro che non debba essere tanto difficile scrivere un romanzo. E procede con rozza ingenuità, presentandosi ad un famoso scrittore che frequenta il più antico caffè della capitale per avere qualche dritta, portando ad aggiustare un abito elegante per imitare i riti di scrittura che lo scrittore A.T. gli ha rivelato di avere, andando a comperare l’ultimo romanzo di A.T. ed un altro libro scelto a caso.

Perché Abdallah intende costruire pezzo dopo pezzo la sua nuova identità di scrittore e c’è una sottile ironia verso tutto il mondo dei letterati nel suo aggrapparsi all’esteriorità e nei suoi primi abbozzi di storie. Abdallah ha in mente una miniera di personaggi su cui imbastire racconti e, nel corso del libro, noi leggeremo di loro e delle loro storie con varianti di titoli e diverse possibilità di sviluppo.  Ondeggiamo tra la pena e il disprezzo, nel leggere dei tentativi di Abdallah, della sua presunzione di diventare un intellettuale comperando una libreria a cinque scaffali, dell’orgoglio che prova nel sentirsi scelto dal famoso A.T. come amico. Finché si insinua il dubbio: non è che A.T. vuole rubargli qualche idea?

Due mondi si scontrano nel romanzo di Amir Tag Elsir- il mondo in cui si aggirava prima Abdallah in quanto agente dei servizi segreti e quello dove ora trascina la sua ‘sconcia’ gamba. Quello di prima non è scomparso. Fa capolino di continuo nelle storie di Abdallah, gli serve come punto di paragone per il suo cambiamento di visuale ora, gli ricorda i dossier che lui stesso compilava in cui gli scrittori erano persone sospette, è rimasto nella sua stessa maniera di scrivere.

Come gli dice A.T., è un rapporto di polizia quello che Abdallah ha scritto, non l’inizio di un romanzo. Il mondo della letteratura si aggancia a quello della realtà di cui Abdallah conosce il lato più buio, ma poi si libra nella dimensione dell’immaginazione che è l’unica che riesca a trasformare in personaggi di spessore le larve inconsistenti degli scritti dell’ex agente che si improvvisa scrittore. Il quale si trova ad essere indagato pure lui, al pari del famoso A.T. che è scomparso. Quando A.T. riappare, Abdallah scopre che gli ha rubato qualcosa, ma non quello che pensava…

Finalista al Premio Internazionale per la Narrativa Araba del 2011, “Il cacciatore di larve”, percorso da un singolare umorismo noir, ci fa pensare a Calvino con la sua ridda di storie abbozzate e le sue larve di personaggi, con il risvolto molto scuro, però, di un regime poliziesco e di storie vere con arresti arbitrari.

Amir Tag Elsir, Il cacciatore di larve, Ed. Nottetempo, trad. Samuela Pagani, pagg. 191, Euro 14,50