I CUSTODI DELLA BIBLIOTECA, GLENN COOPER

Storia, esoterismo, detective-story e mistero nell’ultimo capitolo della trilogia di Glenn Cooper

I CUSTODI DELLA BIBLIOTECA, GLENN COOPER

Con I custodi della biblioteca Glenn Cooper conclude la trilogia iniziata nel 2009 con il grande successo de La biblioteca dei morti e proseguita, l’anno successivo, con Il libro delle anime, pubblicati in Italia, in anteprima mondiale, dalla casa editrice Nord.

L’intera vicenda fa riferimento ad un’antica biblioteca ritrovata nel 1947 nell’Isola di Wight dagli Inglesi: dopo essere stata presa in consegna dagli Americani, è stata segretamente custodita nella misteriosa Area 51, in Nevada.

I numerosissimi volumi risalgono all’anno 782 quando, in un'abbazia sull'isola di Vectisin Inghilterra, il piccolo Octavus iniziò a scrivere su una pergamena un'interminabile serie di nomi affiancati da numeri: la data di nascita e di morte di ogni uomo vissuto dall’VIII secolo fino al 9 febbraio 2027. Will Piper, mente brillante dell’FBI di New York, non solo ha risolto il caso del serial killer chiamato Doomsday, che inviava alle sue vittime una cartolina in cui annunciava la data della loro morte, ma ha reso di pubblico dominio l’esistenza della Biblioteca e l’importanza del suo contenuto, senza tuttavia permettere di accedere ai singoli dati in essa contenuti.

Ora il 2026 sta per concludersi e quello che viene considerato da molti il giorno del giudizio, il 9 febbraio 2027, sta per avvicinarsi: alcuni si comportano come se niente fosse, altri si abbandonano alla depressione, altri, infine, vivono ogni giorno come fosse l’ultimo.

L’ormai sessantaquattrenne Will Piper sa che vivrà, come i propri cari, oltre l’Orizzonte, ed è convinto di essersi lasciato alle spalle l’enigma della Biblioteca. Almeno fino al giorno in cui la moglie, che ha raggiunto i vertici dell’FBI, lo informa di una serie di cartoline del tutto simili a quelle del 2009, con il disegno di una bara e quella che sarà la data di morte di chi l’ha ricevuta. L’unica differenza è che sono state inviate solo a persone di origine cinese, circostanza che provoca forti tensioni e minacce da parte del governo cinese.

E quando Phillip, il figlio di Will, poco più che quindicenne, parte improvvisamente per l’Inghilterra facendo perdere ogni sua traccia nel cuore della Cumbria, Will comprende che il vecchio caso è tutt’altro che risolto e che non può fare a meno di esserne nuovamente coinvolto. E’ proprio in quella regione inglese che,nel lontano 1296, era giunta anche Clarissa, la giovane che era riuscita a fuggire da Vectis portando in grembo il figlio di uno scrivano della Biblioteca.

Diventato in pochi anni uno dei più prolifici autori americani di successo, Glenn Cooper ama riproporre una “ricetta” che prevede la fusione fra diversi generi: storia, esoterismo, detective-story, mistero, il tutto narrato su più piani temporali e con uno stile diretto e visivo, molto cinematografico. Ingredienti, questi, sempre ben dosati con ritmo e suspense.

Il destino dell’umanità, “tetro e luminoso insieme” non finirà il 9 febbraio 2027, ma Cooper sembra ammonire il lettore che il seme della “fine dei tempi” può essere posto in qualsiasi momento della storia.

Anche senza cedere al catastrofismo di pseudo profezie, è possibile prevedere che sciagure senza precedenti possono attenderci dietro l’angolo.

Nel frattempo, protagonisti di quella strana avventura che è l’esistenza degli esseri umani, continueremo a nascere, a vivere, a superare le difficoltà poste sul nostro cammino, a morire. E, naturalmente, a leggere i romanzi di Glenn Cooper.

Glenn Cooper, I custodi della biblioteca, Traduzione di G.Arduino, Nord (collana Narrativa Nord), pagg 391, euro 19,60