FAMIGLIA PERFETTA, PAM LEWIS

Segreti di famiglia

FAMIGLIA PERFETTA, PAM LEWIS

Esistono le famiglie perfette? Può darsi, forse. Forse ci piacerebbe soltanto che esistessero, perchè è consolatorio pensarlo. In realtà, a guardar bene, a scavare nei silenzi di ogni famiglia, c’è sempre qualche imperfezione nell’immagine della famiglia perfetta.

   I Carteret, la famiglia protagonista del thriller di Pam Lewis, sono più che una famiglia, sono una dinastia in cui lo stesso nome, Jasper, viene tramandato di padre in figlio: Jasper III è l’attuale pater familias, un uomo che incute rispetto e timore nei suoi figli. Anche quella sorta di ammirazione che suscita un complesso di inferiorità, nella consapevolezza di non poter mai essere come lui. Eppure, dopotutto, Jasper Carteret ha venduto l’azienda produttrice di cuscinetti a sfera che li ha resi ricchi e famosi. La moglie (bellissima) è morta per un aneurisma. I figli sono quattro: William (come mai non si chiama Jasper?) e tre ragazze, nate ad un anno di distanza l’una dall’altra, otto anni dopo di lui.


   Tutte e tre sono chiamate con dei nomignoli affettuosi, Tinker, Mira e Pony. L’obbediente Tinker, osservatrice di tutte le regole, sposata, ha una bambina. Tinker non mangia, Tinker si abboffa, è sempre stata sovrappeso. Mira, la figlia di mezzo che è sepcializzata nel sottrarsi ai suoi compiti, lasciando che le sorelle facciano per lei. Pony, infine. Vivace, estroversa, ribelle, la sorella preferita di William. Pony ha un bambino piccolo, non ha mai voluto rivelare chi sia il padre.


   Pony ha chiesto a William di raggiungerla nella grande casa di famiglia sul lago, deve dirgli qualcosa. Non gli dirà niente, perchè William se ne va dopo un paio d’ore: hanno fatto una nuotata, Pony gli ha fatto uno scherzo non gradito, forse William ha paura della corrente di sensualità che passa tra di loro. Più tardi una telefonata di Tinker lo avvisa che Pony è scomparsa. La signora della villa vicino alla loro ha sentito il bambino piangere, dentro il suo box nel prato. I vestiti di Pony erano in riva al lago.


   Il corpo di Pony verrà ritrovato in acqua, i capelli impigliati nella catena che tiene ancorata la zattera. Un incidente? Ma c’era una regola fissa in casa loro: mai immergersi sotto la zattera senza la cuffia. Si è suicidata? Impossibile: Pony era troppo gioiosa, e poi non avrebbe lasciato il bambino così, da solo sul prato. Soprattutto: che cosa avrebbe voluto dire a William? Dove aveva preso la foto che gli aveva mostrato, una vecchia istantanea della loro madre, insieme ad un giovane sconosciuto?


   Il romanzo di Pam Lewis procede in capitoli che vedono avvicendarsi, al centro della scena, il fratello e le sorelle di Pony. Affiorano ricordi di vita in famiglia, momenti di allegria e litigi, schieramenti di alleanze tra loro quattro, un segreto di Mira a cui la madre ha confidato- unica tra i figli- un suo proprio segreto. Intanto la vita va avanti, con Tinker che continua a mangiare, Mira che si sente attratta da uno sconosciuto arrivato sulla scena al funerale di Pony, William che viene preso dal panico durante una delle escursioni che tanto ama e l’anziano Jasper che deperisce. Ci sembra di leggere una saga famigliare, una storia che potrebbe essere il soggetto di una telenovela con delitto sullo sfondo romantico di un lago nel Vermont. E con la tensione e la curiosità che spingono avanti nella lettura di un thriller.

Pam Lewis, Famiglia perfetta, Ed. e/o, trad. Nello Giugliano, pagg. 330, Euro 19,50