APOCALISSE PER PRINCIPIANTI, NICOLAS DICKNER

Una storia d’amore insolita, un legame di amicizia profonda fra due giovanissimi che non finiscono a letto nel giro di poche ore

APOCALISSE PER PRINCIPIANTI, NICOLAS DICKNER

Avete voglia di una storia d’amore insolita? Di un legame di amicizia profonda fra due giovanissimi che non finiscono a letto nel giro di poche ore? Che, anzi, non vedremo mai finire a letto, anche se glielo auguriamo  in un futuro in cui- come è scritto alla fine del libro, “la fine del mondo era alle nostre spalle”? se la risposta è sì, bene, “Apocalisse per principianti” è il romanzo che fa per voi.

   Estate del 1989, un anno importante non solo per i protagonisti di questa storia. Negli Stati Uniti Reagan ha lasciato la Casa Bianca, in Cina la rivolta di piazza Tienanmen segna l’inizio di un cambiamento epocale. In una cittadina del Québec dall’incantevole nome di Rivière-du-Loup Michael incontra Hope Randall sulle gradinate dello stadio municipale. Lei sta leggendo un manuale per imparare il russo da autodidatta ed esordisce con la stupefacente frase che è la chiave di tutta la vicenda, “La notte scorsa ho sognato la bomba di Hiroshima”.

   Non è niente di strano per chi fa parte della famiglia Randall. Si tratta di qualcosa che è nei geni- avere, ad un certo punto della vita, una visione della fine del mondo con tutti i dettagli di come, dove e quando. E naturalmente si tramandano le leggende più stravaganti sui vari membri della famiglia e su come questa illuminazione abbia inciso sulla loro vita.

   A ben vedere, tutta la storia che ruota intorno a Hope e Michael (il narratore) è tesa tra le due H di Hope e Hiroshima, speranza e catastrofe. Perché Hope rispecchia il suo nome- solo la forza della speranza, che è un atteggiamento positivo verso le difficoltà della vita, può aiutare qualcuno a sopportare una madre come la sua, in cura perenne per non essere sopraffatta dalla depressione e dalle psicosi apocalittiche, dalle manie ossessive e dal distacco dalla realtà. Hope, intelligente, curiosa, con una spiccata predisposizione per la matematica e per le lingue, è, in un certo senso, la madre di sua madre.

   Ha imparato a spiare i sintomi dell’avvicinarsi di una crisi, quando la madre inizia a predisporre tutto per un’ennesima fuga. Se sono arrivate a Rivière-du-Loup è perché la vecchia Lada su cui viaggiavano (verso dove? in fuga da che cosa?) era ‘defunta’ per strada. E ora che Hope ha trovato in Michael un amico e nei genitori di lui un surrogato per la famiglia che non ha mai avuto, non vuole perderli. Eppure sarà proprio Hope a lasciare Rivière-du-Loup, all’improvviso, per inseguire un fantomatico e inafferrabile personaggio che ha predetto l’apocalisse per lo stesso giorno a cui i suoi calcoli hanno portato Hope. Fa il giro del mondo, Hope- prima a Seattle, poi in Giappone. Dove, se no? E’ logico che Hope finisca là, nel paese in cui il fungo atomico ha concretizzato le nostre peggiori paure.

   Ci fanno tenerezza i due personaggi del romanzo di Nicolas Dickner. Hope perché ne avvertiamo la fragilità sotto la corazza che deve rivestire, Michael perché è come un cucciolo affettuoso, così innamorato di Hope da temere di dirglielo per non rovinare il legame forte che c’è tra di loro, fatto di complicità, affetto, fiducia. Hope perché intuiamo altre paure dietro la sua folle idea fissa dell’apocalisse, un’altra ricerca dietro a quella del Charles Smith alias Hayao Kamajii che ha individuato nel 17 luglio 2001 (proprio come lei) la data della fine del mondo e che lei continua ad inseguire da un quartiere all’altro di Tokyo. Michael perché ci commuove la sua disponibilità, la sua fedeltà a Hope e al ricordo del loro sentimento anche quando lei non dà notizie di sé per anni.

   Una storia d’amore, apocalisse o non apocalisse, deve finire bene. Noi lasciamo Michael sull’aereo e speriamo, hope, che ritrovi Hope dopo la lunga separazione. Ne siamo certi. Non è forse vero che “andava tutto meglio da quando la fine del mondo era alle spalle?”

Nicolas Dickner, Apocalisse per principianti, Ed. Keller, trad. Silvia Turato, pagg. 226, Euro 14,50