Intervista a Georgia Vecchione, in arte Gea, autrice del fumetto "Mafie in Emilia illustrate per i ragazzi"

"Se parli del 41 bis, dicono: Cos’è? Ma cosa me ne frega!"

Intervista a Georgia Vecchione, in arte Gea, autrice del fumetto "Mafie in Emilia illustrate per i ragazzi"

26 anni e la voglia di fare la differenza. Georgia Vecchione con il suo fumetto che parla della diffusione delle mafie in Emilia-Romagna ci prova davvero e, grazie anche al supporto della “banda” di “Mafie Sotto Casa”, riesce a raccontare in modo nuovo e stimolante ai ragazzi il problema delle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio.

Ad oggi, sono ben 3.000 le copie del fumetto antimafia distribuite gratuitamente, 106 le classi raggiunte. Senza contare tutte le associazioni che curano percorsi di sensibilizzazione alla legalità e che hanno adottato il fumetto di Georgia come strumento ideale per approcciarsi ai ragazzi.

L’idea è nata quasi per caso dopo aver lavorato ad alcuni progetti con uno dei giornalisti di Mafie Sotto Casa: “io ho fatto politica per due anni” ci spiega Gea “e avevo fatto delle iniziative sulla mafia e in cui ho conosciuto Gaetano Alessi dell’associazione Ad Est. Loro facevano questi dossier sulle mafie, io li ho letti e poi, un po’ anche per ringraziarli, ho deciso di realizzare questo fumetto”.

Dalla lettura dei Dossier (che potete trovare sul sito Mafie sotto Casa) all'amara consapevolezza di tanta disinformazione su questo tema si traccia il percorso che porta alle due edizioni di “Mafie in Emilia illustrate per i ragazzi”. “Ci tenevo a fare questa cosa soprattutto per i ragazzi, perché molte persone sono ancora convinte, e io rimango stupita, che la mafia sia quella siciliana, quella della camorra che viene qua ti brucia la casa, ti chiede il pizzo e basta, quando invece non è così”.

La scelta del fumetto come ideale canale di comunicazione con i ragazzi viene da sé: “Io ho sempre disegnato fin da quando ero piccola, quindi per me è una cosa naturale. Io quando non dormo, disegno”. Inoltre, risponde alla necessità di semplificare e alleggerire il linguaggio per i più giovani: “le immagini aiutano ad avere contatto con i ragazzini perché leggere un dossier può essere già complicato per una persona informata. Molta gente ormai non legge neanche più il giornale, perché non è più abituata, tanto meno i ragazzini piccoli. Ho deciso di fare questo fumetto per renderli più vicini al tema e invogliarli a capire”.

Il tutto, ovviamente, a titolo gratuito sia da parte di Gea che della “banda” di Mafie Sotto Casa, che ha diffuso il fumetto, fedele alle parole di Gesualdo Bufalino secondo cui “la mafia sarà sconfitta da un esercito di maestre elementari”.

Non ci sono coppole sulle teste dei personaggi che popolano le tavole disegnate da Georgia, questi felini antropomorfi che vestono da una parte i panni di ragazzi dubbiosi, disinformati, ma pronti a conoscere la verità, e dall’altra di business men in doppiopetto invischiati in speculazione edilizia, appalti fraudolenti, intimidazioni e vessazioni.

“Ai ragazzi piacciono gli animali in genere” spiega Gea “è una scelta per avvicinarmi a loro”.

Un progetto come quello di “Mafie in Emilia Illustrate per i ragazzi” richiede la capacità di mettersi nei panni, negli occhi dei ragazzi, senza salire in cattedra per dar loro una lezione. “Quando fai lo storyboard del fumetto praticamente disegni le tavole che poi andrai a mettere a posto e per me è stata la cosa più difficile, perché tutte le volte che dovevo rifare queste pagine le modificavo per cercare di rendere il linguaggio sempre più semplice visto che comunque sapevo che sarebbe andato nelle scuole”.

In questo senso, la seconda edizione realizzata con la consapevolezza che degli insegnanti li avrebbero affiancati nella lettura, ha reso tutto più semplice: “Mi sentivo più tranquilla perché sapevo di poter utilizzare certi termini. Se parli del 41 bis, dicono cos’è ma cosa me ne frega? Invece se c’è l’insegnante che lo spiega, fanno meno fatica”.

Sebbene non sempre gli adulti siano i più informati: “la cosa che mi ha sconvolta di più è il fatto che, a parte i ragazzi,  ci sono tantissime persone non conoscono il rapporto delle mafie qui in Emilia Romagna, molti pensano che la mafia sia ancora al sud, anzi forse sono più informati i ragazzini adesso che gli adulti”.

Tra i progetti in corso di Gea, un altro fumetto gratuito per i ragazzi, stavolta sul tema del bullismo: “il nodo comune della mafia e del bullismo è sempre quello dei rapporti di forza che vengono perpetuati prima nelle scuole poi nella vita comune”. Esperienze che possono avere finali tragici o lasciare ferite fisiche o invisibili che possono cambiare per sempre la vita delle vittime. “Io non ne ho mai sofferto in prima persona” ammette Georgia “però conosco persone cui è successo - le ho intervistate per fare il fumetto - e sono cose che ti segnano la vita per sempre. Io vedo persone di 40 anni che hanno ancora paura nel rispondere  a qualcuno che è un po’ più prepotente”.

In attesa di questo nuovo fumetto, che dovrebbe essere online tra 2 o 3 mesi, vi consigliamo di leggere o rileggere “Mafie in Emilia”, che potete scaricare gratuitamente dal sito “Mafie Sotto Casa”.

Intervista a cura di Angela Politi

21 febbraio 2017


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