Intervista alla blogger Stefania Fregni

Modenese, consulente di comunicazione e blogger. L'autrice di “My Modena Diary”, in cui racconta Modena, tra arte, cultura e lifestyle, si confida a Stradanove: “Io turista nella città in cui sono nata e cresciuta. Grazie al blog oggi la guardo con occhi nuovi”.

Intervista alla blogger Stefania Fregni

Consulente di comunicazione per lavoro, blogger per hobby. Il suo nome è Stefania Fregni e sul Web il suo diario digitale “My Modena Diary”, in cui racconta ogni giorno Modena tra arte, cultura e lifestyle, vanta numeri di tutto rispetto a riprova di un riscontro ampio, seppur inaspettato: “Ero consapevole del fatto che il blog fosse uno strumento che avesse molte potenzialità, ma non potevo di certo sapere se avrebbe o no funzionato. Non sempre le cose vanno come vorremmo, per questo avevo messo in conto anche la possibilità di fare un buco nell'acqua. Mi sono detta: “Proviamo e vediamo cosa succede” e per fortuna è andata bene!". Un successo dal crescente carattere internazionale quello riscosso dal suo blog che - varcando i confini dell'Italia - l'ha porta ad essere seguitissima anche all'estero: "Immaginavo che avrei avuto facilmente seguito tra i modenesi, che sono molto orgogliosi e legati alla propria città e alle proprie origini ma, se devo essere sincera, non immaginavo minimamente di essere  contattata anche da tanti stranieri. Persone che vivono a loro volta in posti bellissimi come San Francisco, Dubai o Londra e che mi hanno scritto: “Come sei fortunata a vivere a Modena!Che dire, è stato davvero sorprendente”.

Da sempre affascinata dal mondo della comunicazione, offline prima e online poi, Stefania matura la sua passione in professione dopo essersi laureata in Lingue e Culture Europee all'Università di Modena e Reggio Emilia, decidendo di specializzarsi successivamente in social media marketing, Web marketing e blogging.

Una vocazione, quella per la comunicazione digitale, che nel novembre del 2015 la porta ad aprire il suo primo blog di storytelling territoriale. Un diario dalla forte connotazione personale ed esperienziale, in cui  non mancano autenticità, forza narrativa e soprattutto condivisione: “Mi sono resa conto che spesso noi modenesi ci concentriamo solo su quello che siamo abituati a vedere quotidianamente, ma se ci caliamo nei panni degli altri e guardiamo attraverso i loro occhi, probabilmente scopriamo delle cose nuove, diverse. A me succede spesso e probabilmente questo è quello che succede a chi legge il mio blog. Mi piace l'idea che i miei lettori guardino la città con i miei occhi. Quello che cerco di fare, senza pretese, è semplicemente di condividere il mio vissuto quotidiano, di dare un punto di vista, il mio. Quindi è tutto molto personale ma alla base c'è soprattutto condivisione. Ai miei lettori parlo come se mi stessi rivolgendo ad un amico che mi chiede dei consigli per esempio su dove andare a mangiare oppure al turista che vuole venire a Modena. Il mio racconto è lo specchio di ciò che sono. Racconto di ciò che ho sperimentato, di ciò che ho provato e le esperienze che faccio e che racconto sono tutte sempre in linea con ciò che sono io e con la mia personalità”.

Non una semplice campagna di promozione turistica della città in cui è nata e cresciuta dunque, ma un viaggio sentimentale che Stefania condivide con i suoi lettori attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Web 2.0: “Blogging, social media, mobile photography, sono tutti aspetti abbastanza legati tra loro, complementari. Forme diverse di comunicare la stessa cosa. Tra queste sicuramente quella che prediligo, per la sua immediatezza, è la mobile photography, nel senso che mi piace scattare foto con il mio smartphone, anche se non mi definisco una fotografa professionista. Anche scrivere articoli è una cosa però che mi piace fare perché mi da la possibilità di approfondire ciò che solo con la fotografia non potrei fare perché è un approccio comunicativo molto più essenziale ed emotivo”.

Una scelta, quella di raccontare attraverso un diario digitale la propria città, in contrasto con quel costume esterofilo, ormai di moda, che vede sempre più italiani disinnamorati e disinformati dell'offerta turistico-culturale dei propri luoghi d'origine. Un mal costume che la stessa Stefania non nasconde di aver assecondato più di una volta in passato prima di riscoprire, grazie al suo blog, quell'amore per la propria città che col tempo si era sopito:

Questa idiosincrasia l'ho vissuta anche io e ti confesso che anche io mi sento, in parte esterofila, nel senso che prima di lanciare il blog, ho sempre guardato fuori, ho sempre scelto destinazioni lontane, preferendo  magari andare all'estero piuttosto che documentarmi, per assurdo, su quello che avrei potuto vedere qui. Quindi penso di essere caduta anche io in questo tranello. Il blog è stata una sorpresa anche per me, in quanto ho scoperto quelle cose che sono attorno a me e che mi circondano e a cui prima magari non facevo neanche caso e che invece mi stanno piacendo sempre di più. Raccontare la mia città mi sta piacendo tanto e sempre di più perché questo progetto mi ha reso più innamorata di essa. Prima magari la davo per scontata, mentre oggi, a differenza di quanto accadeva in passato, inizio ad apprezzarla un po' di più dal punto di vista turistico. La mia percezione quindi è cambiata tanto, nel senso che prima mi limitavo a fare tutto quello che noi modenesi facciamo di solito, mentre adesso mi capita di approfondire cose che invece magari fino a qualche tempo fa approfondivo in altre città. È facile fare la turista all'estero o in altre città, è difficile invece farlo a casa propria. Ho visitato musei che non avevo mai visitato prima, ho fatto cose che non avevo mai fatto se non avessi aperto il blog, devo essere sincera. L'altra cosa che è cambiata è sicuramente il mio modo di vedere la mia città, nel senso che il mio punto di vista di cittadina è diventato più propositivo che in passato, più costruttivo. Modena è la mia città e ci sono affezionata e questo attaccamento non cambierà, come non cambierà la voglia di continuare a viaggiare ed esplorare posti sempre nuovi pur rimanendo follemente innamorata di Modena”.

Tanti i sogni lavorativi nel cassetto di Stefania che da testimone sogna di diventare sempre più testimonial della sua città: “Di sogni, soprattutto legati al blog, ne ho veramente tanti. Prima di tutto mi piacerebbe che diventasse sempre più un punto di riferimento per la mia città, cercando magari di arrivare ad una platea di turisti sempre più numerosa. Voglio fare innamorare più persone possibili della mia città, far venire sempre più turisti, dando un piccolo ma importante contributo al turismo locale. Recentemente ho iniziato a scrivere per una nota nota testata di informazione turistica, ma ovviamente sono aperta anche a qualsiasi altro tipo di collaborazione. Mi piacerebbe anche scrivere in inglese, magari per qualche rivista straniera. Poi chissà... di certo mi piacerebbe continuare ad investire in questa direzione e vedere cosa succede”. 

Cristina Capruzzi

17/02/2017