[Giovani talenti modenesi] Marco Filadelfia

L'intervista realizzata da alcuni ragazzi del Servizio civile di Modena.

[Giovani talenti modenesi] Marco Filadelfia

Marco Filadelfia ha iniziato come tanti altri tra selfie e video girati per scherzo. Adesso, ha alle spalle un'agenzia.

Per conoscerlo meglio leggete o guardate su youtube l'intervista realizzata da alcuni volontari del Servizio civile di Modena.

Giovanni Ferrari: Ciao Marco, siamo qui per intervistarti. Ci siamo conosciuti un paio di anni fa e da là ho scoperto che avevi questa passione per girare i video. Da dove è nata questa passione e agli inizi come giravi i video?

Marco Filadelfia: Io ho iniziato facendo i video in selfie, facendo i video fatti in casa, dove io con il mio cellulare mi riprendevo nelle azioni quotidiane. Questa cosa qua con il tempo ha iniziato  a riscuotere del successo e tante offese al tempo, perché provavo a fare cose che non ero capace di fare. Naturalmente quando tu inizi, non puoi mai essere al punto di arrivo, non lo sono minimamente adesso e non lo sarò mai, perché cercherò sempre di migliorare. Ho iniziato così poi ho conosciuto l'uomo che è dall'altra parte della telecamera, che mi ha dato sempre una gran mano fin dal primo video che giravamo con l'iphone, penso un 4S bianco con il vetro rotto - per fare capire le condizioni in cui eravamo - da montare con un programma che si chiama imovie che è predefinito su ogni Mac e facilmente scaricabile dall'App Store, quindi un programma basico anche per i cellulari. Da lì è nata questa passione che è sempre andata a migliorarsi come situazione e a migliorare anche i componenti del gruppo che da 0 - non ero neanche io un componente inizialmente e non speravo neanche di esserlo - siamo arrivati a 4 persone fantastiche e fondamentali. Da lì è nato tutto un percorso di scrittura, montaggio e regia che stiamo ancora cercando di sviluppare e sempre di migliorare, riprendendo il discorso di prima.

G.F. Tra i tanti video ho visto la canzone che hai fatto. Ci vuoi dire di cosa parla?

M.F. 6 giugno 2015. Questa canzone è dedicata interamente ai miei genitori. Io la canzone come tutte le cose che ho fatto non l'avevo prevista "per". Avrei potuto fare canzoni più commerciali,  che mi rappresentavano di più, che rappresentavano di più anche la gente che mi segue. Ho deciso di prendere questa iniziativa, cioè di fare una canzone personale sui miei genitori, sulla mia infanzia perché mi sentivo di voler scrivere quello. Ho fatto una cosa non dico rivoluzionaria, ma una cosa  che non si legava particolarmente al target di ragazzi, perché non è  una cosa che tutti viviamo, una situazione complicata quale era e quale può ancora essere sotto alcuni termini. Dando però una svolta al bene che vince sul male, una storia di una famiglia separata, quindi alla fine nonostante tutto ho cercato di dare un messaggio positivo di speranza in cui mi sono ritrovato magari nella distruzione - parola esagerata - di una storia familiare.

Intervista realizzata da Giovanni Ferrari e curata da Sara Bianchini e Valentina Alessandrella

Guarda la video intervista a Marco Filadelfia sul canale youtube stradanove