YANINA CALI

"Ti va di ballare"? Incontriamo una giovane artista che grazie a passione e tenacia è riuscita a coniugare interesse culturale, benessere fisico ed espressione artistica

YANINA CALI

Yanina Cali è nata in Argentina ma vive ormai da 25 anni a Modena, dove è arrivata ancora adolescente con i genitori.

Nella nostra città nasce l’ interesse per la musica africana, che Yanina coltiva con passione dividendo suo tempo tra il lavoro in ufficio e lezioni di danza Afro, in cui esprime il suo talento artistico.

Com’è nata la tua passione per la danza Afro?

13 anni fa un’amica mi ha chiesto di accompagnarla a provare un corso di danza di espressione africana, dato che era curiosa ma non se la sentiva di andarci da sola… Ho accettato e in quel momento mi sono innamorata della danza e della musica africana. Nonostante non avessi alcuna esperienza nella danza in generale e fossi un po’ scoordinata di natura (trovando quindi qualche difficoltà all’inizio) , ho continuato comunque il corso perché mi faceva sentire bene, questo anche grazie all’incoraggiamento della mia insegnante Laura D’Alelio, che mi ripeteva che “nessuno nasce imparato” e che lei stessa aveva dedicato tanto sforzo e sacrificio prima di arrivare a quel livello.

Ora mi trovo addirittura a collaborare con la mia insegnante Laura... e questo ti fa capire che se fai le cose con passione, ti ci dedichi in modo profondo e con umiltà senza badare al giudizio degli altri, i progressi arrivano e potrebbero addirittura giungerti anche dei riconoscimenti inaspettati.

Nata in Argentina, residenza in Italia dalla gioventù e passione per la musica africana. Quali differenze e similitudine culturali trovi in questi tre continenti?

Parlare di continenti è troppo vasto... mi posso limitare a riflessioni generiche sulle piccole realtà che conosco.

Potrei sintetizzare dicendo che la cultura argentina (Buenos Aires) sia un mix tra quella italiana (zona modenese) e quella africana (Africa nord occidentale)!

Gli argentini hanno un modo di essere molto aperto e solare, in cui l’ ironia nel dialogo tra la gente è un elemento essenziale e l’accoglienza dell’altro viene molto naturale… questi elementi li ho ritrovati spesso negli africani che ho conosciuto in questi anni. Gli argentini hanno inoltre il senso della responsabilità, rispettano lo spazio degli altri e hanno anche un accentuato valore della famiglia… trovo questi elementi molto caratteristici della società modenese.

Riguardo le differenze tra loro, gli africani sono più istintivi e passionali, gli italiani più razionali e con rapide capacità di apprendimento, gli argentini…  un bel miscuglio... impulsivi e metodici allo stesso tempo!

Voglio soffermarmi soltanto sui lati positivi!

In ogni modo ci tengo a precisare nuovamente che queste sono riflessioni generiche sulle società in senso ampio, ma ogni persona a seconda della propria storia, degli ambienti che frequenta ha caratteristiche diverse. Conoscere altre culture penso sia utile per un arricchimento interiore e sociale e potrebbe modificare il modo di essere di un determinato soggetto. Sempre rimanendo in tema di danza africana, questa attività  mi ha permesso di poter avere molti scambi culturali (con italiani di altre regioni, con africani di diverse etnie e con allievi europei legati dalla stessa passione), creando di conseguenza una sorta di unione tra popoli diversi.

Cosa ti offre il ballo? E perché la danza afro?

Mi offre gioia, mi permette di non pensare momentaneamente ai problemi, mi dà benessere fisico/respiratorio.

Danza afro (anzi per la precisione Danza di espressione africana) perché quella musica dal vivo mi penetra dentro (percussioni) e perché mi fa sentire a casa, ma soprattutto uguale agli altri. C’è una tecnica, c’è uno studio di passi tradizionali dell’Africa occidentale ma allo stesso tempo c’è  una contaminazione con altri stili e una libertà di espressione.

Siccome siamo bianchi e di cultura occidentale non si può pretendere di danzare come gli africani, pertanto, per rispetto a loro e alla loro cultura unica, quella che faccio viene appunto definita danza di espressione africana. Si studiano quindi la loro cultura e i loro movimenti adattandoli però alla nostra di cultura e soprattutto alla nostra fisicità e personalità… non si fanno “forzature” ma si segue la propria natura rispettando quella degli altri. Non c’è ‘migliore’ o ‘peggiore’ ma soltanto “diverso”, sia tra italiani e africani, sia tra gli allievi della stessa classe. Ognuno è unico nella sua diversità. E’ una danza terapeutica a mio parere!

I movimenti del ballo africano trasmettono qualche messaggio?

Ogni danza della tradizione africana ha un significato simbolico. In Africa occidentale la danza fa parte della vita: si danza in occasione della nascita, del matrimonio, della morte, ecc. Ci sono danze che fanno i giovani, altre che fanno gli anziani, alcune danze maschili e altre femminili.

Non essendo africana, non vivendo in Africa e facendo quindi danza di espressione africana, penso di trasmettere comunque dei messaggi agli altri: uno di quelli potrebbe essere  “quanto è bello lasciarsi andare e divertirsi condividendo e affidandosi alla musica”.

Ci sono delle persone che pensano che il ballo non sia fatto per loro, cosa gli diresti?

Se a loro non piace il ballo allora consiglierei di trovare un’altra attività per esprimere la propria creatività, dato che per sentirsi vivi e affrontare la vita quotidiana è importante a mio parere avere una passione.

Se invece a queste persone piace ballare e piace la musica ma pensano di non essere capaci, direi di leggere la risposta alla prima domanda di questa intervista e di ricordarsi che, appunto, “nessuno nasce imparato” e che le passioni vanno coltivate per se stessi senza alcuna forma di competizione...  che non importa ‘quando’ ci arrivi ma ‘come’ ci sei arrivato ad imparare qualcosa, che si tratti di danza o di qualsiasi altra cosa. E poi... perché occorre sempre essere capaci o bravi…? Chi è il giudice assoluto? La cosa importante è stare bene, se stai bene e ti diverti appari bello e bravo agli altri... e ritrovi il gusto di imparare senza fretta.

Dove possono trovarti per condividere con te la passione per il ballo?

Possono venire a incontrarmi a Modena presso l’associazione Culturale  STED  (Via Muratori 75/d) o a Reggio Emilia presso LET’S DANCE (Via XX Settembre, 1/a).