FILIPPO BERGONZINI

Educatore, disegnatore, grafico, dj, sonorizzatore e organizzatore di eventi culturali: a tu per tu con Filippo - DJ Klaus Augenthaler – Bergonzini, giovane carpigiano disperso fra varie arti e mestieri

FILIPPO BERGONZINI

Carpigiano, poco più che trentenne, una laurea al DAMS con una tesi sul fumetto italiano degli anni '80, Filippo Bergonzini - Aka DJ Klaus Augenthaler - si disperde fra varie arti e mestieri: educatore, disegnatore, grafico, dj, sonorizzatore e organizzatore di eventi culturali. Ha un blog che non aggiorna e una mail piena di spam.

Lo abbiamo incontrato e ci siamo fatti raccontare il suo essere giovane atipico.

Potresti scrivere un trattato sull’arte di arrangiarsi. E arrangiarsi bene, visto tutte le cose che fai. Partiamo dal tuo lavoro più “stabile”. Quello di educatore.

Diciamo che al lavoro di educatore sono approdato per vie traverse infatti ho cominciato organizzando laboratori di fumetto all'interno dei Centri Giovani di vari comuni e dei Campi Gioco estivi organizzati da scuole e cooperative, per poi ritrovarmi a gestire un progetto di Doposcuola e a lavorare all'interno dei centri estivi per ragazzi; E' un lavoro impegnativo, a volte divertente, a volte faticoso, in cui si passa velocemente dalla frustrazione alla soddisfazione e viceversa.

Il disegno è una delle tue grandi passioni. E sei riuscito a farne una “quasi” professione.
Il disegno per me è un hobby che a volte riesce ad avere sbocchi professionali spesso in relazione con la grafica, per un periodo ho realizzato vignette e illustrazioni che venivano venduti attraverso i cellulari, poi ho continuato realizzando vignette, illustrazioni, loghi per aziende private e istituzioni pubbliche, i disegni più liberi e creativi a volte hanno visto la pubblicazione su fanzine o riviste, ma spesso rimangono semplici divertissement fatti per diletto.

L’altra grande passione è la musica. Raccontaci come sei diventato dj.

Una sera ad un festival in un centro sociale ho dovuto sostituire un dj all'ultimo secondo, per cui ho recuperato al volo un po' di cd in macchina e mi sono messo a suonarli, il fatto che le persone si divertissero e ballassero grazie alle mie scelte musicali mi ha fatto pensare che sarebbe stato divertente continuare, per cui ho cominciato a fare serate all'interno di circoli arci e locali vari con uno pseudonimo. Più che un dj mi considero un “selezionatore” di musica, mi diverte passare da un genere all'altro visto che considero ballabile lo swing tanto quanto la techno: questa trasversalità a volte un po' caciarona mi ha portato a suonare anche ai matrimoni.

Oltre alla consolle in discoteca, lavori anche di mixer per spettacoli teatrali e reading.

Per i reading e gli spettacoli teatrali faccio un lavoro un po' più raffinato, ma sempre di matrice decisamente pop, creando delle sonorizzazioni che fondono musica elettronica e musica popolare. Insieme a Lara Zironi ho realizzato uno spettacolo ispirato al libro “Terra” di Stefano Benni, in cui ho realizzato anche i visual, ho sonorizzato un film muto di Buster Keaton e una performance di disegno live di Andrea Bruno e ho creato la colonna sonora per diversi reading insieme ai ragazzi del blog Barabba. Ho avuto anche qualche esperienza come fonico per spettacoli teatrali più tradizionali utilizzando musiche mie o composte da altri (in particolare con la compagnia Nautai) , anche se si trattava di un lavoro molto più tecnico.

Sei anche uno dei curatori dello Spazio Meme a Carpi. Raccontaci dell’associazione e dei progetti in cantiere.

Quello di Spazio Meme è un progetto ambizioso che tenta di portare a Carpi (quindi una piccola città) proposte di arte contemporanea che spaziano dalla pittura, alla fotografia, dall'illustrazione al fumetto. In tre anni io e gli altri due soci dell'associazione (Francesca Pergreffi e Nicolò Pantaleoni) abbiamo realizzato svariate mostre ( tra gli altri Alessandro Baronciani, Ester Grossi, Aka B, Paolo Parisi, Michael Rotondi) oltre ad organizzare performance e presentazioni di libri e curare una vetrina dedicata al design autoprodotto e all'editoria indipendente. Per dare un'occhiata ai progetti dell'associazione il sito è www.spaziomeme.org.

Hai qualche progetto/sogno nel cassetto in partenza? Magari un fumetto, vista la tua passione per la nona arte e il tuo talento nel disegno?

Mi piacerebbe poter continuare a spaziare attraverso i miei interessi, anche perché c'è sempre la possibilità di collaborare e conoscere persone piacevoli con idee interessanti. Per quanto riguarda il fumetto dovrei concentrarmi solo su quello, ma ho un'attitudine molto dispersiva, nel bene e nel male.