ARIANNA BISI

“Ciò che conta è ‘fare squadra’. È una vera lezione di vita che torna utile in ogni momento di convivenza”. Incontriamo Arianna, 15enne modenese della nazionale di hockey

ARIANNA BISI

“Stare con gli amici, scherzare, ridere: queste sono le mie più grandi passioni, anche se prima di tutto viene l’hockey!” ci racconta Arianna, 15 anni, che frequenta l’istituto Ignazio Calvi di Finale Emilia, indirizzo geometra, e due volte a settimana si allena a Modena nel ruolo di attaccante.

Una passione, quella per l’hockey, ereditata dal fratello, nata tanto tempo fa all’età di soli 5 anni, che la grinta e la tenacia che la contraddistinguono l’hanno trasformata in qualcosa di più di un semplice passatempo sportivo.

Arianna infatti ha spiccato il volo, un grande volo da Bomporto alla Francia, dritto in Nazionale e quello che l’attende è un nuovo e promettente capitolo sportivo, tutto da scrivere con un sorriso.

Di formazione Scomed – la squadra di hockey in line nata a Bomporto nel 2001 ad opera di Angelo Lucchini nella quale si è allenata per anni e ha sviluppato le sue doti di giocatrice -,  l’8 marzo 2014 la nostra campionessa ha debuttato in Nazionale in Francia,  firmando una tripletta che ha portato alla vittoria per  11-3  la squadra Italiana nei confronti della rappresentativa Francese.

“Non potevo crederci! L’esperienza in Francia è stata bellissima, mi ha regalato grandi emozioni e soddisfazioni, anche se nell’immediato mi sentivo terribilmente agitata: prima di tutto non ero mai stata all’estero prima di allora e andare così lontano da casa per giocare nella Nazionale non è esattamente come uscire di casa per andare a giocare nella tua squadra, dove ti senti protetto e ti sembra sempre di vivere in una grande famiglia.

Conoscere e soprattutto coltivare lo spirito di squadra è ciò che mi ha sempre affascinato di più dello sport in generale e, in particolare, dell’hockey, dove trovo che il concetto di “fare squadra” si esprima meglio che in altre discipline sportive – conclude Arianna – Imparare a relazionarsi con i tempi, le capacità, le qualità di coloro che mi stanno intorno mi aiuta a stare meglio nello sport, a scuola, in famiglia, con gli amici … Perché impari davvero tante cose dal gioco di squadra, è una vera lezione di vita che torna utile in ogni momento di convivenza!”.