VIOLA GIRAMONDO, TERESA RADICE, STEFANO TURCONI

Una favola dolce e vitale, piena di otimismo, che chiede solo di essere raccontata

VIOLA GIRAMONDO, TERESA RADICE, STEFANO TURCONI

Viola a volte vorrebbe solo una vita più normale. Magari due genitori con lavori noiosi, scontati.

Dopotutto non è facile avere come padre un domatore di insetti e come madre la donna cannone... E se pensate che il mondo del circo (fa parte della grande famiglia del Cirque de la Lune) possa essere ricco di opportunità di divertimento e stupore, non sbagliate: le meraviglie sono in effetti tante, ma a Viola la vita circense è (quasi) vietata, perché papà, oltre a insegnare evoluzioni e acrobazie a grilli e cavallette, è emerito professore all'università di Amsterdam e illustre entomologo, e ci tiene alla sua formazione. Per cui poco spazio a pagliacci, acrobazie e belve feroci, ma libri su libri, ore a studiare e bei voti. Almeno per non deluderlo, anche se è difficile tenere a freno la voglia di andare via, di lasciare spazio alla fantasia, di ignorare le compagne impettite e precisine e inseguire il sogno. Sorridendo al mondo.

E così, tra incontri eccezionali (il pittore Toulouse-Lautrec e la sua perenne ricerca del cerca il fremito della vita, il compositore Antonín Dvorák), avventure fantastiche, viaggi in paesi splendidi e sempre amici (da Parigi a New York, da Venezia ad Amsterdam, dall’India al Canada, da Damasco alle vette dell’Hima­laya), la vita di Viola si colorerà di mille occasioni per crescere e conoscere. Perché anche quel quotidiano fatto di inezie, ripetitività, particolari apparentemente insignificanti, nasconde tesori inimmaginabili.

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«Mi chiamo Viola Vermeer, papà olandese, mamma francese, cittadina del mondo»

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Bella sorpresa questo “Viola giramondo”, graphic novel della collana Tunué per bambini, ragazzi e young adults “Tipitondi” (già premiata al Lucca Comics 2012 come miglior iniziativa editoriale), realizzato dalla coppia (non solo lavorativa) Teresa Radice – Stefano Turconi. Bella sorpresa perché tutto funziona, dalla storia (che in verità sono tre storie, ognuna delle quali segna per la protagonista un momento di crescita) ai dialoghi mai banali e ricchi di citazioni colte e tanta “filosofia”, dalla caratterizzazione dei tanti personaggi in scena ai disegni e colori, sorprendenti, caldi, vivaci, vitali.

La vita nomade di questa allegra ragazzina curiosa, la sua voglia di vivere e gustare ogni momento, la sua capacità di cogliere la grande bellezza in tutto ciò che la circonda, conquistano pagina dopo pagina. E non solo per l’ottimismo spruzzato su ogni tavola, ma anche e soprattutto per la sincerità che si percepisce in ogni situazione, in ogni incontro. È una favola dolce che chiede solo di essere raccontata.

«Forse ho la testa fra le nuvole perché, come quelle, sono costantemente in viaggio, e mi capita di non sapere dove mi porterà il vento… ma mi affido… e mi fido, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire se il tuo punto di vista si trova a cambiare di continuo». Viola Vermeer

Teresa Radice, Stefano Turconi, Viola Giramondo, Tunué, pagg. 126, euro