TRÉS!, DAVIDE TOFFOLO

Fumetti per il teatro

TRÉS!, DAVIDE TOFFOLO

Il celebre autore di Pasolini, Piera degli spiriti e di alcuni dei video musicali della band Tre allegri ragazzi morti, ci propone il suo nuovo lavoro in un formato sperimentale.


   Già dal sottotitolo, “Fumetti per il teatro”, ci rendiamo conto di essere di fronte a qualcosa di totalmente originale. Trés ci viene presentato come una raccolta di pezzi scritti a fumetti con l’intenzione di essere rappresentati a teatro, utilizzando il celebre espediente del ritrovamento.


   Come già fecero Manzoni, Ariosto e Boccaccio prima di lui, Toffolo racconta di aver ritrovato questi frammenti nel giardino di casa di Juan Garrito Chiantini, fuori Buenos Aires, e di aver scelto di riproporli in un modo del tutto inedito.


   Trés racconta di German, Derela e Coco, e della loro volontà di cambiare il proprio paese, la piccola democrazia populista di Chorin, nel 1976.


   Il formato è una via di mezzo tra uno story board teatrale, che sulle pagine di destra ripropone, nei disegni di Toffolo, lo stile dell’edizione originale; su quelle di sinistra troviamo invece un diario con schizzi, annotazioni tecniche, frammenti di interviste ai tre autori-attori e appunti (e per appunti). Quale scelta più adeguata, visto che nelle parole di Maurice Zuberano, lo sceneggiatore di Orson Welles, lo story board altro non è che una sorta di diario dell’opera (tanto cinematografica quanto teatrale, in questo caso)?


   La scenografia è del tutto assente, le storie ci vengono narrate soltanto dalle parole dei tre ragazzi e dalla loro gestualità scenica.

Davide Toffolo, Trés!, Coconino Press, pagg. 310, euro 11