IL BEL TEMPO, JOE MATT

Due ragazzini e la loro amicizia. Le corse in bicicletta, i bulli da schivare, i primi turbamenti e la scoperta dell'eros...

IL BEL TEMPO, JOE MATT

Anni ’70. Un week end uguale a tanti altri in una calda estate americana. Due ragazzi, un’amicizia dai contorni sfumati e irregolari che perde pezzi tra corse a perdifiato in bicicletta, fughe dai bulli, mondi di carta, musica, tempeste ormonali e un campionario di tutte quelle piccole crudeltà quotidiane che fanno dell’infanzia un universo a parte da rimpiangere, una volta diventati adulti, “solo se non la si ricorda o la si ricorda male” (cit. da Joan Fuster).

   È in arrivo la fiera di San Stanislao (che dovrebbe avere tra i suoi ospiti nientemeno che il Dottor Shock in persona!), e per Joe e Dave si preannunciano due giorni ricchi di divertimento. Ma ci sono i genitori sempre pronti a punire-minacciare (e a rischio c’è una preziosissima collezione di fumetti), un bulletto a cui Joe “ha tirato un pacco” desideroso di vendicarsi, un peep show (che è anche il titolo originale dell’albo) imprevisto, un fumetto raro da avere con qualsiasi mezzo, un litigio che minerà la loro amicizia e un finale solo in apparenza consolatorio.


   Edito da Coconino, “Il bel tempo” è un’anomala (nessun tentativo di accattivarsi il lettore, nessuna strizzatina d’occhio) opera autobiografica firmata dal fumettista canadese (acquisito) Joe Matt, che sceglie di tornare alla sua infanzia per mostrarcela così com’era (e non come forse se la vorrebbe ricordare), senza nostalgie o sentimentalismi, senza nascondere le difficoltà che i ragazzi, alla scoperta quotidiana del mondo, sono costretti ad affrontare. Lui stesso (è, ovviamente, Joe, il protagonista) non ne esce benissimo (eufemismo): avido, egoista, codardo, capace esclusivamente di pensare al proprio tornaconto, dovrà aspettare le ultime pagine per ottenere un parziale riscatto dopo una lunga sequela di errori e orrori.


   Un romanzo di formazione sincero e crudele, ironico e “diverso”, raccontato con disegni deliziosamente demodé che evidenziano un amore per i lavori di Robert Crumb e Harvey Pekar e una solida padronanza del medium fumetto. Se avete amato le disavventure “adulte” di Joe Matt su “Poor Bastard”, “Il bel tempo” rappresenta una doverosa prosecuzione (anche se a ritroso nel tempo) di quelle buffe avventure.

Joe Matt, Il bel tempo, Coconino Press, pagg. 128, euro 16

Voto: 7