CRONACHE DALLA PALUDE, FRANCESCA GHERMANDI

Una bellissima fiaba surreale (e sociale) piena di personaggi bizzarri e malinconici

CRONACHE DALLA PALUDE, FRANCESCA GHERMANDI

Le persone non hanno percezione di sé, giusto? Così non stupisce che il nuovo modello che campeggia sulla palude, reclamizzando le ultime mutande di grido sia uno scarafaggio. Lo scarafaggio, poi, nasce dalla penna di Silvia Necchi, una giovane e alquanto disagiata studentessa, che secerne umori palustri, unti e collosi, in forma di iperidrosi e en passant come storia a fumetti sulle blatte.  Blatte, evidentemente  ispirate da un grande romanzo di una grande scrittrice, Lia Merlini che ora nessuno, ampiamente contraccambiato,  vuole tra i piedi e che abita lo spaventoso dell'antro della vecchia. 

   Francesca Ghermandi, ormai lo sappiamo, è in grado di migliorare. In "Cronache dalla palude", il tratto liquefatto che la contraddistingue riesce, non solo a suscitare compassione per la condizione kafkiana della nostra specie, ma anche a far traspirare il lettore che nemmeno la capanna sudorifera dei sioux, così le pagine si attaccano e la copia è da buttare. L'esperienza è di quelle da provare. La qualità di questa graphic novel, comunque, è così alta che vale il prezzo di una seconda copia (asciutta).

   Pagina dopo pagina, sprofondiamo lentamente e inesorabilmente alle lezioni d'arte del prof. Pipzzicartapecora, seguiamo i ragazzi dietro al cimitero a spiare la donna della palude, nutrita (a bambini) dagli incappucciati, passiamo la serata nella Casa del Panico e solo alla fine alziamo lo sguardo per ammirare il gesto di civile ribellione di Nello che sorvola la città con una mantide costruita da lui. 

   Forse ne potremmo uscire, ma rimanere qui è come la storia dell'eroico scarafaggio che si rifiuta di farsi scacciare dal cesso.

   Nella palude la vita è ricchissima e le duecento pagine di cronaca riportano questa intensità in cui tratto, costruzione della pagina, parole e sceneggiatura si fondono in un'ecosistema maleodorante e perfetto.

   Un ultimo appunto per i ragazzi del forum: i miracoli esistono e anche la più terribile e sgocciolante iperidrosi può scomparire. L'arte riuscirà a far sopravvivere l'uomo? La verità è Gabooooo!

Francesca Ghermandi, Cronache dalla palude, Coconino Press, pagg. 216, euro 16