Bando S.I.A.MO: gli operatori Infobus incontrano i giovani del territorio

Proseguono le uscite di Infobus nell'ambito del progetto S.I.A.MO. L'incontro con i giovani nella zona stazione autocorriere-La Tenda

Bando S.I.A.MO: gli operatori Infobus incontrano  i giovani del territorio

È martedì pomeriggio e per il progetto S.I.A.MO decidiamo di recarci nella zona del centro e della stazione delle corriere nei pressi della Tenda proprio in quei giorni segnalataci per la presenza di una compagnia di ragazzi stranieri che staziona in una delle panchine antistanti la struttura. La Tenda è una struttura gestita dall'associazione Intendiamoci attraverso lo snodarsi di un percorso che prende vita sotto molteplici sfumature di carattere culturale.

Il gruppo che incontriamo è formato da 4 ragazzi marocchini uno di 16 anni, gli altri di 17 e li incontriamo di fronte alla struttura, seduti sulle panchine un po' in penombra. Ci raccontano che sono tutti ragazzi arrivati in Italia da qualche anno o qualche mese, sono minori non accompagnati e sono ospitati in diverse comunità di Modena. Uno di loro di 17 anni ci racconta del viaggio fatto un anno e mezzo fa da Tangeri a Genova per poi arrivare a Modena. In comunità si trova molto bene, ha avuto la possibilità di frequentare corsi di italiano, prendere il diploma di terza media e ci dice che attualmente è iscritto ad un percorso professionale per elettricista del centro di formazione CDR (Città dei Ragazzi), dove si è fatto anche dei nuovi amici italiani. Ci dice che Modena gli piace perché è ben servita dai mezzi pubblici, ci sono numerosi locali che possono frequentare i giovani e che è una città che offre varie possibilità di lavoro.

Un altro ragazzo del gruppo di 17 anni è un po' più timido, è qui anche lui da circa un anno e frequenta un corso di formazione per meccanico allo IAL. Il ragazzo 16enne è in Italia da soli 6 mesi, anche lui è ospite presso una comunità e frequenta un corso di lingua italiana.

Si aggiunge al gruppo un altro ragazzo, quasi 18enne che ci racconta di essere in Italia da 2 anni. Anche lui è arrivato da solo e per un anno è stato ospitato in comunità in Sicilia. Ci racconta che quando era in Sicilia non gli sono stati offerti percorsi formativi adeguati e che invece è soddisfatto dei corsi che ha frequentato qui ed è fiducioso che la città di Modena possa offrirgli una stabilità per il futuro. Attualmente è alla ricerca di un percorso di tirocinio e spera di riuscire a trovare un lavoro che gli consenta anche di mandare un supporto economico alla famiglia. Gli consigliamo di consultare il servizio InformaGiovani in piazza Grande dove è possibile trovare annunci di lavoro sia di aziende che di agenzie interinali.

I ragazzi si ritrovano al pomeriggio in centro, al parco Novi Sad e la sera frequentano diverse discoteche. Non fanno uso di alcolici, né fumano.

Li salutiamo per spostarci verso il Pala Molza dove incontriamo un gruppo di 12 ragazzi, tra cui 3 ragazze. Sono di nazionalità diversa (nord Africa, centro Africa, Est-Europa) e hanno dai 18 ai 22 anni; tra di loro c'è chi studia, chi lavora e chi è alla ricerca di lavoro (la maggior parte di loro). È un gruppo grande ed eterogeneo e riusciamo a parlare con qualcuno di loro, mentre gli altri continuano a stare in disparte. Uno di loro ci racconta che nessuno è nato in Italia, ma che vivono qui da quando erano piccoli, che Modena gli piace, altrimenti andrebbero via e che sperano di trovare presto lavoro; per la ricerca del lavoro si recano in agenzie, all'InformaGiovani e al centro per l'impiego, ma in questo momento hanno difficoltà a trovarlo.

Il ragazzo ci racconta poi che il gruppo si ritrova spesso al pomeriggio in quella zona, ascoltano la musica con una cassa acustica portatile e non frequentano locali. Talvolta vanno in discoteca fuori Modena. Vorrebbero che ci fossero degli spazi per i giovani in cui le compagnie, anche grandi come la loro, possono ritrovarsi, stare insieme, cantare e ballare liberamente, mentre sono costretti a stare all'aperto e al freddo in posti pubblici dove non possono sfogarsi del tutto. Ci racconta anche che, essendo una compagnia grande e formata da ragazzi stranieri che si ritrovano in una zona della città in cui c'è anche attività di spaccio, spesso vengono fermati dalla polizia per dei controlli, ma il ragazzo ci tiene a precisare che loro non sono assolutamente coinvolti in attività illecite, possono consumare cannabis, è vero, ma che sono tutti cresciuti qui, hanno le famiglie e non hanno motivo di cadere in brutti giri.

Alla fine della chiacchierata si avvicina una ragazza della compagnia, che era stata fino ad allora in disparte, e ci dice che teme che i ragazzi ci abbiano fatto un'impressione sbagliata, quella di giovani che non hanno voglia di far nulla e pensano solo a consumare cannabis, mentre non è così. Le spieghiamo che personalmente non abbiamo assolutamente avuto una brutta impressione, che il progetto per cui lavoriamo ha lo scopo di indagare quali sono le abitudini, i desideri e i bisogni dei ragazzi che vivono la città, che non diamo giudizi e che capiamo la difficoltà e il disagio di essere alla ricerca di un lavoro che sembra non arrivare mai!

Distribuiamo loro del materiale informativo sui vari servizi della città che vengono molto apprezzati e li incoraggiamo a non demordere perché come dice il detto “chi l'ha dura la vince!”

Articolo scritto da Angela Tortora e Giulia Meschiari

Cooperativa Girasole

Dicembre 2017

Il Bando S.I.A.MO è finanziato nell'ambito del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020 ed ha i seguenti obiettivi principali: 1) promuovere la capacità di far rete dei servizi e dei soggetti territoriali che a diverso titolo concorrono all'integrazione dei cittadini di Paesi terzi; 2) promuovere la qualità e l'efficacia dei servizi offerti a livello territoriale per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi, agendo sulle competenze degli operatori, sugli strumenti e le modalità di comunicazione utilizzati; 3) promuovere l'esercizio dei diritti e dei doveri di cittadinanza dei cittadini dei Paesi terzi favorendo l'accesso e la fruizione dei servizi e la partecipazione attiva alla comunità locale.