"Le nostre azioni non arriveranno a fare la differenza"

Infobus al Villaggio Giardino con gli operatori Franco e Valentina che incontrano un gruppo di giovani intenti a giocare a Magic....

"Le nostre azioni non arriveranno a fare la differenza"

Martedì 27 giugno ci siamo recati al Villaggio Giardino, nella zona di Piazza Guido Rossa. Subito la serata ci sembra abbastanza tranquilla, attraversiamo l'area verde e notiamo che è stato allestito dai residenti un piccolo cinema all'aperto. Viene proiettata una commedia italiana, il pubblico è principalmente composto da famiglie. Poco distante, sotto una grande tettoia, sono sistemati grossi tavoli in pietra con rispettive sedute.

La nostra attenzione viene attirata da un gruppo composto da cinque ragazzi ed una ragazza. Stanno giocando a “Magic, the gathering”. Alcuni di loro frequentano le scuole superiori altri lavorano o sono in ricerca di un lavoro. Cominciamo a fare due chiacchiere con C., un ragazzo poco più che ventenne, che da poco ha perso il lavoro. C. racconta che spesso si trovano lì perché i tavoli sono comodi, la zona è tranquilla ed uno di loro abita molto vicino. Non sono tutti di Modena, alcuni provengono da zone limitrofe.

L'atmosfera, parlando con loro, è molto rilassata e, nel frattempo, altre due figure maschili si aggregano. Uno dei due è un uomo di circa 40 anni che rimane particolarmente colpito dal fatto che la città di Modena disponga di un servizio come Infobus attento ad ascoltare le necessità dei giovani. Continuiamo a chiacchierare e scopriamo che loro sono quello che potrebbe essere definito lo zoccolo duro della compagnia, che in prevalenza il gruppo si compone di ragazzi, le ragazze presenti sono le morose di alcuni di loro.

Non hanno un nome con cui usano definirsi e non hanno nemmeno un gruppo di whatsapp con cui comunicare, “se abbiamo voglia di vederci, ci scriviamo, non è necessario un gruppo di whatsapp”. Mentre parliamo si passano fra di loro una canna, ci domandano se vogliamo fare un tiro; gentilmente decliniamo l'offerta.

Quando domandiamo loro qual è l'ultimo argomento su cui hanno discusso parte qualche risatina soffocata. L'argomento in questione è l'esistenza o meno degli alieni, ma ci raccontano che in realtà parlano anche di attualità, di politica. Si interrogano sul degrado che la nostra società sta conoscendo, su come i modelli che ci vengono ora imposti dai media siano completamente sballati e ci portano l'esempio di un politico di Modena che è continuamente in televisione a dire la sua e di come i pareri di questo vengano ascoltati e presi per veri. Hanno voglia di farsi sentire questi ragazzi, ma è come se al contempo fossero scoraggiati dal farlo. “Il mondo è mosso dai potenti, e i potenti sono quelli che hanno in mano i soldi. Le nostre azioni non arriveranno a fare la differenza”. Questa loro visione li porta a considerare inutili le esperienze di volontariato che, per quanto lodevoli, non permettono di cambiare lo stato delle cose. Siamo costretti ad ammettere che sentire queste parole fa male, non tanto perché ci sembra una visione pessimistica e quanto mai reale del mondo, ma perché essa proviene da dei giovani, ovvero proprio quella categoria di persone che, in virtù della loro giovinezza, dovrebbero vivere in una prospettiva di cambiamento e di progresso. È un tema su cui vale la pena riflettere e che forse sarebbe interessante portare anche all'interno di altri gruppi giovanili.

Un altro tema che invece li “accende” è la legalizzazione della cannabis. “Ormai tutti fumano e la legalizzazione ridurrebbe lo spaccio, l'uso anziché l'abuso. Sarebbe bellissimo se aprisse un coffee shop a Modena”. Ci attacchiamo al discorso e domandiamo loro cosa ne pensano della città di Modena, se la ritengono o meno a misura di giovane. Trovano la città monotona, sempre le solite proposte e con una scena underground poco attiva. La città dei sogni pare essere Bologna, viva, giovane e con un sempre vario ed ampio repertorio di proposte, proposte in cui ognuno può trovare ciò che gli è più affine.

L'uomo arrivato dopo, e che è qui a Modena di passaggio, ci dice di aver notato che fra i ragazzi è sempre più presente chi pratica il parkour e lo skateboard e che sarebbe bello se la città riqualificasse una zona creando un parco dedito a questo tipo di attività. È la seconda volta che ci viene fatta questa proposta, ma la cosa forse, più importante è che in questa occasione a farla sia qualcuno che non pratica questo tipo di hobbies.

La nostra chiacchierata finisce qui, anche perché c'è ancora un torneo di Magic da terminare.

Articolo a cura di

Valentina Baraldi e Franco Mazzotti

Cooperativa Sociale Il Girasole

Luglio 2017