I ragazzi delle "Quattro Ville"

Gli operatori del progetto INFOBUS tornano alla Polisportiva "4 Ville" ed incontrano una compagnia che ci racconta cosa ama fare in questi giorni di calura estiva.

I ragazzi delle "Quattro Ville"

Siamo ritornati a Villanova, nella polisportiva "4 ville".

Questa volta di sera con la speranza di incontrare i bravi ragazzi che, come ci aveva detto a suo tempo (il 30 maggio scorso) il gestore del bar frequentano abitualmente la polisportiva. Il barista conferma nuovamente che la polisportiva è frequentata da più compagnie di ragazzi, alcuni poco più che ventenni, mentre altri ancora in età scolare e sottolinea ancora una volta come questi non creino particolari problemi, se non quei danni che tutti i ragazzi della loro età possono fare giocando con troppa foga a biliardino.

Andiamo nella "sala giochi": qui troviamo alcuni ragazzi intenti a giocare al biliardo, altri nel pieno di una partita a biliardino e alcuni seduti attorno ad un tavolo a chiacchierare. Tra questi riconosciamo M. uno studente delle scuole superiori che abbiamo incontrato la prima volta che siamo venuti da queste parti. Superati gli iniziali convenevoli gli chiediamo se, secondo lui, la sua compagnia sarebbe disposta a prestarsi ad un’intervista, così lui si alza e propone la cosa ai suoi compagni che accettano volentieri, a patto di poter finire prima la partita. Così, quando si avvicinano, ci sediamo tutti insieme e cominciamo la nostra intervista.

Al tavolo ci saranno una dozzina di ragazzi, 2 ragazze e 10 ragazzi. Con le primissime domande scopriamo che in realtà non ci sono tutti i componenti della compagnia, che di fatto è composta da una trentina di ragazzi. Come spesso accade e, questa compagnia non fa eccezione, quasi tutte le poche ragazze si sono aggiunte in quanto fidanzate con qualcuno del gruppo. Constatiamo che la compagnia è costituita esclusivamente da italiani con un’età compresa tra i sedici e i ventidue anni. Di loro non tutti frequentano la scuola, alcuni si sono diplomati e pensano all'università. Chiediamo poi loro quali sono gli argomenti che affrontano più spesso e ci dicono che, di solito, parlano di cose inerenti all’attività che stanno svolgendo in quel momento, oppure si confidano molto tra loro raccontandosi i propri problemi personali, oppure parlano dei classici argomenti come la scuola, lo sport (il Beach volley ad es.), la musica, fino a toccare (quelli un po’ più grandi) temi un po’ più attuali come le politiche inerenti il mondo del lavoro o la pensione. Quello del lavoro è senza dubbio un argomento molto sentito dai ragazzi che stanno concludendo il proprio percorso scolastico. Le loro attività più ricorrenti, se non si trovano in polisportiva, sono andare a fare due passi per il centro di Modena, o a Reggio, fino a Bologna, prendersi un gelato e passare lì la serata, semplicemente passeggiando e chiacchierando. In generale sono abbastanza tranquilli e che a parte qualche falò, la loro condotta è sempre stata entro i limiti della legalità.

Quando chiediamo se Modena è una città a misura di giovane, storcono un po’ il naso. Ci confidano che per quanto riguarda i servizi è ad un livello molto alto, ma pecca nella sfera del divertimento. Ci dicono che secondo loro dovrebbe innovarsi più spesso e creare sempre eventi nuovi e diversi per attirare i giovani, inoltre le piscine non sono troppo belle e, in più, non sono attrezzate per l’estate. Nessuna piscina di Modena ha uno scivolo! In più alcuni sostengono che alcune infrastrutture siano pessime e che a Modena c’è una non adeguata valorizzazione del centro storico, mentre altri sono di opinione completamente opposta e di Modena apprezzano proprio il centro storico i suoi portici e la tranquillità di una città a misura d'uomo.

Nel corso delle interviste emerge spesso dai ragazzi la descrizione di compagnie molto numerose composte da 30 o 40 elementi. Ma quando poi si entra nel merito delle caratteristiche, interessi ed abitudini della compagnia stessa emerge sempre di più un quadro piuttosto frammentario fatto di molteplici gruppetti che spesso hanno, come unico elemento di coesione, la condivisione del medesimo spazio aggregativo.

Su questo tema e sull'amicizia nei gruppi di aggregazione informale ci ritorneremo nell'intervista che verrà pubblicata sulla compagnia di Albareto o come preferiscono farsi chiamare "Quelli del Bronx".

Articolo a cura di

Vittoria Troise e Franco Mazzotti

Cooperativa Sociale Il Girasole

Luglio 2017