ESSERE GIOVANI A MODENA. RITROVI NOTTURNI LOW COST

Abbiamo piacevolmente chiacchierato con i ragazzi di Via Terranova, un giovane gruppo di ragazze e ragazzi che, dietro alle risate e agli scherzi, celano sfiducia e insoddisfazione

ESSERE GIOVANI A MODENA. RITROVI NOTTURNI LOW COST

Una ventina di ragazzi tra i 17 e i 23 anni si incontrano abitualmente in un parco in Via Terranova. Per loro non è altro che un semplice “ritrovo notturno”, in cui annoiarsi, chiacchierare e trascorrere il tempo. Sin da subito appare un gruppo molto vivace, un insieme di ragazzi e ragazze con molta voglia di ridere e scherzare.

Nonostante ciò, la maggior parte di loro non studia e non cerca lavoro, in quanto sfiduciati dai tempi che corrono.

Uno di loro in particolare reputa gli stranieri colpevoli della mancanza di lavoro in Italia.

“Oramai prendono solo gli stranieri, costano meno”. Fa l'esempio, infatti, di un suo amico,   licenziato dopo 15 anni di lavoro, perché non straniero. La vede come una minaccia, ipotizzando un possibile fallimento dell'Italia e un notevole incremento del razzismo. Ribadisce, comunque, che ciò non va a condizionare il suo rapporto con gli amici non italiani, sottolineando che “un conto sono i rapporti e un conto è il lavoro”. Anzi, ammira e rispetta la serietà di alcuni di loro nell'osservare la religione.

Sostiene, infatti, che la colpa non ricade sugli stranieri, ma sul Governo, il quale andrebbe a tutelare maggiormente gli stranieri rispetto agli italiani.

Ma il problema per questi ragazzi non consiste solo nella difficoltà economica, ma nell'Italia in sé, un paese che per loro “gira male”. Non sono soddisfatti di chi governa, di chi oramai per loro ha fatto dell'Italia una presa in giro. Citando alcuni particolari episodi di attualità, giudicano in modo critico la reazione degli italiani, i quali, davanti ad un'Italia priva di futuro, continuano a non fare nulla. Come la maggior parte dei giovani, infatti, si mostrano desiderosi di evadere dai confini italiani e di tentare la fortuna all'estero.

Questo loro malcontento si riflette inoltre anche su Modena. Per loro è una città “vuota”, in cui non c'è molto da fare, se non annoiarsi con gli amici. Non si può far altro quindi, che ripiegare nei soliti locali e discoteche commerciali, che ogni sabato sera sono frequentate soprattutto da ragazzi secondo loro troppo giovani.“Qui non ci si diverte senza spendere soldi”, sono queste le parole con cui duramente condannano Modena di essere una città priva di eventi o iniziative a cui poter partecipare gratuitamente.

Secondo loro, è proprio per questo che molti giovani di Modena fanno uso di sostanze stupefacenti, dalla cannabis alle droghe più pesanti, come cocaina o ecstasy.

La droga, in una città come Modena, rappresenterebbe un vano tentativo di placare la noia di tutti i giorni. Fanno l'esempio, infatti, di alcuni loro conoscenti, che pur di divertirsi avrebbero assunto droghe di ogni tipo.

Questi ragazzi, in tutto questo, ricercano solamente qualcosa di nuovo e di diverso, qualcosa che attualmente Modena non offre. Vorrebbero innanzitutto dei posti nuovi e più stimolanti, in cui poter ritrovarsi amichevolmente e in cui trascorrere i pomeriggi, senza dover necessariamente spendere soldi. Ricercano semplicemente un divertimento “gratuito”, un divertimento che sia alla portata di tutti. Vorrebbero, infine, una città capace di offrire locali diversi, che possano facilmente adattarsi a gusti, preferenze ed età diverse.

In conclusione, quello che in fondo questi ragazzi vorrebbero è di poter uscire a Modena, senza considerarla una “perdita di tempo”.

La testimonianza del gruppo è stata raccolta dagli operatori del progetto Infobus Elena Ferraguti ed Eva Ferri. Testo a cura di Noemi Vetturini.