CAMPI DA CALCIO CON LE PORTE PER I GOONIES DI MODENA

Il racconto degli operatori Infobus al parco Amendola "accerchiati" da alcuni giovanissimi in sella alle loro bici...

CAMPI DA CALCIO CON LE PORTE PER I GOONIES DI MODENA

Entriamo al Parco Amendola una sera di luglio intorno alle 21; finalmente si respira, siamo dentro al grande polmone verde della città. Nella frescura uno sciame di bici vola sulle piste che si intersecano e attraversano il parco. Qualcuna di loro si ferma a sostare vicino alle giostre per i bambini. Chiediamo se sono disponibili a farsi intervistare e con aria sospettosa, guardandosi tra di loro cercardo il reciproco consenso, fanno cenno di sì con la testa senza nascondere un'espressione basita. Ci vengono incontro in bicicletta, siamo quasi accerchiati, poco ci manca che ci salgano con le ruote sulle scarpe. Concepiscono la bici come appendice del loro corpo, non la abbondano mai né la posano a terra, anche quando non stanno pedalando e sono fermi davanti a noi, come in questo momento. Sono in nove, "ma al completo siamo una ventina", affermano. Tutti ragazzi. "E le ragazze?", chiediamo noi?, "qualcuna c'è ma in questo momento non è qui", replicano.

Provengono da diverse zone di Modena: chi da Modena est e chi da Corassori, qualcuno dalle Torri.

La loro amicizia ha una radice comune: si sono conosciuti alle scuole medie Lanfranco, hanno frequentato praticamente tutti quella scuola e, i pochi che hanno fatto altre scuole, sono comunque amici, o "amici di amici", di studenti delle Lanfranco. Alla domanda "Cosa fate tutti insieme qui al parco Amendola?" uno di loro risponde: "si sta per essere amici!".

Mentre parlano con noi, qualcuno, indicando una ragazza che si sta dirigendo verso i biliardini, ci dice che si tratta di una della loro compagnia. Non hanno un nome e non hanno un leader ma principalmente sono in due a rispondere alle nostre domande e rispondono per conto di tutti.

Sridacchiano e si prendono in giro tra di loro: quando chiediamo che rapporti hanno con le forze dell'ordine uno di loro, indicando l'amico, dice: "buonissimi! Abbiamo qui tra noi il commissario Winchester!" Tra le risate generali il nostro giovane commissario risponde con uno sguardo torvo e qualche insulto, ma dopo pochi istanti è già pronto a rimettersi in gioco. Credono che la Polizia abbia dei preguidizi nei confronti dei giovani, che spesso li accusi di cose che non hanno fatto. "Si può dire abuso di potere?" chiede uno di loro.

Gli intervistati frequentano quasi tutti il biennio delle scuole superiori e, interrogati sull'esito dell'anno scolastico non riusciamo a capire come sia effettivamente andata: inizialmente pare che, in tutto il gruppo, sia stato promosso un solo ragazzo, poi viene fuori che qualcuno è stato rimandato ma minaccia di non voler andare a sostenere gli esami a settembre. Cerchiamo di approfondire l'argomento scuola e la versione finale è che sono tutti stati promossi...tranne uno.

Il gruppo ha alcune richieste da porre all'attenzione del Sindaco e dell'amministrazione comunale: vorrebbero più campi da calcio da poter utilizzare gratuitamente, "campi con l'erba e con le porte" precisano, "perchè qualcuno gratuito c'è, ma è tenuto malissimo". "Sarebbe anche bello che qui al parco facessero qualche corso di arti marziali o di boxe, non solo corsi di yoga!" continua preso da entusiasmo un ragazzo che fino a quel momento era stato in silenzio.

Mentre parliamo qualcuno si aggiunge al gruppo mentre altri si assentano momentaneamente per poi ritornare, tutti questi spostamenti avvengono rigorosamente in sella alle biciclette. Sono particolarmente socievoli e curiosi, in particolare sono incuriositi dal camper di Infobus. Quando stiamo facendo manovra per andarcene veniamo ostacolati da una bici abbandonata in mezzo allo stradello, scendiamo per chiedere che la spostino ma ci accorgiamo che si tratta di un agguato: l'hanno messa i ragazzi di proposito per fermarci. "Vogliamo vedere com'è fatto l'interno del camper!".

Alcuni ragazzi under 16, alla vista dell'etilometro, ci chiedono di provarlo per capire come funziona e mentre si sottopongono al test, li informiamo sia sul funzionamento, sia sulle finalità di questo strumento. E' emerso che, nonostante la giovanissima età, per uno o due degli intervistati il valore alcolemico è risultato lievemente sopra lo zero e quindi il dialogo con i ragazzi è proseguito soffermandosi, in particolare, sui rischi derivanti dalla guida (seppure di una bicicletta!) sotto l'effetto degli alcolici.

Una volta completata la visita del camper e ottenuto chiarimenti sull'etiltest, i nostri giovani Goonies ci lasciano andare via, divertiti e soddisfatti.

Settembre 2015

A cura degli operatori del progetto Infobus Valentina Rosignoli e Antonio Capasso

testo a cura di Valentina Rosignoli