[SVE] I MIEI MESI INDIMENTICABILI IN GERMANIA

Servizio Volontario Europeo: il racconto di Filippo Guizzardi

[SVE] I MIEI MESI INDIMENTICABILI IN GERMANIA

Calw, 29/06/2012

Sono già passati quasi otto mesi da quando sono partito per Calw (Germania) per svolgere il mio servizio volontario europeo. In questi mesi ho avuto l´opportunità di conoscere nuove persone, una nuova lingua e di fare tante nuove esperienze che mi hanno arricchito. Ora il mio progetto si avvia lentamente alla fine e io non posso che provare una grande soddisfazione per l´esperienza che ho fatto, cosa che però non esclude anche una certa stanchezza enfatizzata dal fatto che, in questi mesi estivi, più che svolgere autonomi progetti il mio compito è soprattutto sostituire i colleghi che via via vanno in vacanza nelle loro più disparate mansioni.

Un piacevolissimo stacco da questa routine è stato dato dal seminario che dal 22 al 27 giugno ho svolto a Münster insieme agli altri volontari presenti sul suolo tedesco. Questo momento è stato, come prevedevo, davvero molto bello. E´ stato innanzitutto occasione di un bel viaggio. Io svolgo, infatti, il mio servizio nel sud della Germania e quindi ho potuto un po´ esplorare il nord di questo paese e la città di Münster con i suoi tanti preziosi monumenti che ancora oggi testimoniano il suo illustre passato. Ma soprattutto questo seminario è stato occasione d´incontro e di condivisione con tanti altri giovani provenienti da tutta Europa che, come me, svolgono in Germania un servizio volontario europeo.

Insieme ci siamo confrontati sulle attività che svolgiamo nel nostro progetto, su ciò che maggiormente ci soddisfa e su ciò che ci risulta invece più faticoso e, allargando un po´ lo sguardo, abbiamo parlato anche dei nostri piani per il futuro dopo la fine dello SVE, argomento quest´ultimo più che attuale in questo tempo di crisi tra i giovani di ogni paese. E´ stato davvero bello provare come, nonostante le provenienze da diversi paesi o le differenti lingue, sui problemi, le soddisfazioni, le preoccupazioni e le speranze di fondo eravamo tutti concordi: ci si è sentiti veramente con piacere, come dice un noto detto popolare, “tutti sulla stessa barca”!

Ora che il seminario è finito conservo, oltre che un bel ricordo, le relazioni che in questo contesto si sono intrecciate e che sono indubbiamente la ricchezza più grande che questi giorni ci hanno lasciato.

Un caro saluto a tutti, a presto!

Filippo Guizzardi