“Le prese in giro ci sono solo nella tua testa malata”

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Federica, Francesca e Sara frequentano il secondo anno presso un Istituto Superiore di Modena. Federica e Sara si conoscono dalle medie e sono molto amiche. Insieme a Francesca si divertono in classe e qualche volta vanno a passeggio per via Emilia al sabato pomeriggio.

Durante le lezioni Federica viene spesso ripresa dagli insegnanti, perché fa continuamente battute e distrae la classe. Le tre amiche ridono molto fra di loro e la loro attività preferita è “lo spettegulezz!”, vale a dire lo sparlare di alcune compagne di scuola, in particolare di Laura, che è sempre in disparte, non  veste alla moda, e sembra aver socializzato più con i professori che con le compagne di classe. Laura avverte di non esser simpatica alle tre ragazze e qualche volta altre compagne di classe, le hanno riferito di battute che le tre amiche fanno su di lei.

La situazione si fa sempre più pesante e dopo alcuni mesi, Laura si sente sola e non sa come affrontare gli sguardi e le mezze battutine delle compagne di classe. Un giorno scoppia a piangere davanti alla madre e le racconta quello che sta vivendo, il senso di solitudine e impotenza che prova, sentendo che le sue compagne di scuola parlano male di lei alle sue spalle e nessuna le si avvicina. Anche l'anno precedente non era stato grandioso e lei si era sentita sola, ma quest'anno si sentiva esclusa e ferita dalle cose che, in particolare Federica, diceva in giro di lei.

La madre, ascoltando le sue parole si era molto arrabbiata e aveva invitato Laura e reagire, a parlare con Federica, perché questa situazione finisse. Inoltre aveva interpellato alcune insegnanti, ma dopo un mese la situazione non era cambiata: Laura non era riuscita a  parlare con Federica, di cui aveva paura e nonostante il fatto che le insegnanti avevano ripreso la classe rispetto a certi comportamenti, come lo sparlare e l'escludere le altre persone, di fatto non solo le cose non erano cambiate. Anzi erano peggiorate: Federica aveva inasprito i suoi comportamenti, arrivando spintonare Laura all'uscita da scuola.

Un giorno, inoltre, l'aveva minacciata, dicendole che se fosse ancora andata a parlare con le insegnanti di cose che “c'erano solo nella sua testa malata”, le avrebbe dato una lezione all'uscita da scuola. Laura aveva avuto molto paura e questa volta non era riuscita a parlarne con nessuno. Poche settimane dopo chiese a sua madre, disperatamente, di cambiare classe, altrimenti le non sarebbe più andata a scuola. Vedendola soffrire molto, la madre decise di accontentarla e riparlò con gli insegnanti affinché Laura potesse proseguire i suoi studi in un'altra classe. Il cambiamento avvenne e già da subito Laura iniziò a stare meglio, all'interno di una classe che la accolse e nella quale si trova tutt'ora!

Federica, dopo aver ricevuto diverse note e sospensioni, ha perso l'anno scolastico. I suoi genitori in un primo momento hanno minimizzato l'accaduto (“cosa vuole mai, sono scherzi tra ragazzi...”) e poi, data la situazione, hanno delegato la questione alla scuola: “ah! Noi non ci possiamo fare niente...ma come la scuola dovrebbe essere in grado di gestire questa situazione...”. L'abbiamo incontrata durante le attività del progetto Bullismo e prevaricazioni, all'interno della nuova classe, nella quale non si trova così bene come in quella dell'anno precedente. Vede ancora Sara e Francesca, ma soffre molto il fatto di non esser più in classe con loro e di aver passato un'estate orrenda, perché i genitori le hanno impedito di andare in campeggio con le amiche del cuore. Oggi è più consapevole di quello che è successo, ma come dice lei. “le conseguenze sono state dure”.